Esplosioni di Boston, 5 trevigiani alla gara
I nomi degli atleti di Marca
BOSTON - Tre morti, numerosi feriti, un paese sotto shock. Le due esplosioni avvenute al traguardo della Maratona di Boston, di fronte al Fairmount Copleu Plaza Hotel, hanno decretato un tragico finale a una gara a cui erano accorse migliaia di persone da tutto il mondo. Anche da Treviso.
Cinque gli atleti della Marca che hanno partecipato alla corsa, secondo i primi riscontri. A Boston, al momento dell'esplosione, si trovavano Antonio Mazzoni, 45enne di Oderzo, Olga Dal Cin, 51enne di Oderzo, Filippo De Conto, 38enne di Conegliano, Luca Azzari, di Giavera del Montello e Roberto Chizotto. Avevano rinunciato alla gara, pur essendosi iscritti, i trevigiani Roberto Borin e Salvatore Bettiol, bronzo a Seul e due volte vincitore della Venicemarathon
Dal Veneto, le istituzioni hanno espresso la loro vicinanza all'America, e alle famiglie delle vittime di questa tragedia. "Esprimo, - ha dichiarato il presidente Luca Zaia - tramite l'ambasciatore Thorne ed il console Scott, le più sentite condoglianze mie e di tutto il Veneto ai parenti delle vittime di Boston ed a tutto il popolo americano, con la più ferma condanna della violenza e del terrorismo".
"I tragici eventi alla maratona di Boston ci toccano profondamente - ha aggiunto il governatore - e ci ricordano che viviamo in un mondo complesso, in cui le minacce possono venire da molte parti e concretizzarsi nei luoghi e nei momenti più inaspettati. A fronte della violenza insensata e della banalizzazione della barbarie - conclude Zaia - la risposta non può che essere il richiamo ai valori della democrazia e della civiltà".
A nome della regione, il presidente del Consiglio regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato ha inviato all' ambasciatore americano a Roma David Thorne un telegramma in cui esprime la vicinanza e il cordoglio dell'istituzione consiliare e del Veneto in un momento così doloroso. "La prego - scrive Ruffato - di farsi interprete di questi nostri sentimenti con le famiglie delle vittime, con la città di Boston e con tutto il popolo americano al quale ci lega un profondo rapporto di stima e amicizia".