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01 dicembre 2024

Treviso

Evade dagli arresti domiciliari, ruba una valigia in treno e tenta la fuga: arrestato a Treviso

È stato un equipaggio delle volanti, dopo un concitato inseguimento, a intercettare e bloccare il fuggitivo lungo l’argine del Fiume Sile

| Gianandrea Rorato |

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Evade dagli arresti domiciliari, ruba una valigia in treno e tenta la fuga: arrestato a Treviso

TREVISO - Le Polizia di Stato, lo scorso 26 maggio, ha arrestato un cittadino straniero classe ’88 per evasione dagli arresti domiciliari, a cui era sottoposto nella Provincia di Belluno. 
Tutto nasce dalla segnalazione di un turista statunitense, che dopo aver subito il furto della valigia all’interno del treno proveniente da Belluno, con direzione Venezia, si imbatteva – ancora a bordo treno – proprio nel trentacinquenne, che recava a seguito il bagaglio appena trafugato. 
Immediato l’intervento dei poliziotti della Sottosezione POLFER di Treviso che, una volta giunto il treno in stazione, identificavano l’autore del furto e lo invitavano a seguirli negli uffici di Polizia Ferroviaria.
A pochi metri dagli Uffici, però, lo straniero strattonava violentemente i poliziotti e si dava alla fuga lungo i binari della linea ferroviaria Treviso/Montebelluna, inseguito dagli agenti della Polizia Ferroviaria e dalle Volanti della Polizia di Stato, giunte nel frattempo in ausilio. 
È stato proprio un equipaggio delle volanti, dopo un concitato inseguimento, a intercettare e bloccare il fuggitivo lungo l’argine del Fiume Sile, dopo che lo straniero aveva attraversato Viale Orleans, Via Benzi e scavalcato addirittura la recinzione del circolo sportivo “Dopolavoro Ferroviario”. 
Una volta identificato, emergeva che il trentacinquenne, oltre ad annoverare numerosi precedenti di polizia, era sottoposto agli arresti domiciliari in Provincia di Belluno, da dove era evaso nel corso della notte. 
Veniva pertanto arrestato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, ricollocato inizialmente agli arresti domiciliari
Lo scorso 29 maggio, sulla scorta della gravità dei fatti commessi la mattina del 26 maggio, l’Autorità Giudiziaria decideva di revocare la misura degli arresti domiciliari e di disporre la traduzione del trentacinquenne presso la Casa Circondariale di Belluno.


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Gianandrea Rorato

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