VITTORIO VENETO - «Nei nostri tre pozzi nell’area Gotti il cloroformio non c’è, mentre il cromo è presente in quantità minime, appena sopra il limite e ad una profondità molto profonda, quindi non dovrebbe rappresentare una criticità» afferma il sindaco Antonio Miatto.

A fine 2023, il comune di Vittorio Veneto aveva incaricato un laboratorio specializzato ad eseguire dei prelievi dell’acqua di falda da quattro pozzi piezometri (tre in area comunale, uno in quella di proprietà del demanio posta a nord) presenti all’interno dell’ex sito militare di via Dante. Sotto alla lente l’eventuale presenza di cromo esavalente e di altri inquinanti, in particolare il cloroformio (composto chimico che nell’800 veniva impiegato come anestetico, per poi essere abbandonato visto che è nocivo alla salute umana, ed è stato anche utilizzato a lungo come solvente, risultando dannoso pure per l’ambiente), presenti nelle acque di falda dell’ex Carnielli posta a monte dell’ex Gotti.

Stando all’ultima campagna di analisi eseguita da Alì Immobiliare ad inizio 2023 ed estesa anche al pozzo 1 all’interno dell’ex Gotti, idrogeologicamente a valle, i risultati avevano evidenziato la presenza di cloroformio nel sito in cui un tempo veniva prodotta la celebre bicicletta Graziella e anche nel pozzo dell’ex caserma.

Oggi il sindaco ha avuto modo di analizzare i dati emersi dall’indagine con il consulente del comune: niente cloroformio e minima quantità di cromo esavalente nei pozzi comunali dell’ex Gotti. «Attendiamo ora la relazione scritta dei tecnici e i dati delle analisi eseguite da Alì all’interno dell’ex Carnielli per poi convocare, penso fra un paio di settimane, la commissione consiliare ex Carnielli» annuncia Miatto.

Nel frattempo proseguono i lavori all’interno dell’ex sito militare di via Dante che dovranno essere ultimati entro il 2026 come previsto dal finanziamento Pnrr ottenuto: in corso i lavori propedeutici dell’intervento che punta a fare dell’area comunale un parco urbano dotato di spazi per associazioni.