Falsario di opere d'arte, scatta la confisca dei beni: procedimento penale anche a Treviso
Eseguita dalla polizia per un gallerista di Riccione
| Ansa |
BOLOGNA / TREVISO - Scatta la confisca per un gallerista 60enne e uomo d'affari di origine pugliese residente a Riccione, accusato di essere un falsario di opere d'arte di artisti come Renato Guttuso, Arnaldo Pomodoro e Filippo Calzolari: quattro società attive nel commercio di opere d'arte e nel campo immobiliare, con il relativo compendio aziendale, numerosi rapporti finanziari, un immobile destinato a civile abitazione, una galleria d'arte, diversi dipinti e sculture, due autovetture di pregio, tutti beni tra le province di Rimini, Bergamo e Treviso, per un valore di circa mezzo milione di Euro.
Erano stati sottoposti a sequestro a luglio da parte della sezione misure di prevenzione patrimoniali della divisione anticrimine della Questura di Rimini, a seguito di una attività d'indagine. L'uomo è stato coinvolto in decine di procedimenti penali in numerose città italiane (Roma, Torino, Venezia, Bari, Ancona, Bergamo, Treviso, Alessandria e Padova). Il Tribunale di Bologna, oltre al provvedimento di confisca dei beni che potrà essere comunque appellato dall'interessato, ha disposto nei confronti dell'uomo l'applicazione della misura personale della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per tre anni.