Famiglia sterminata, si cerca la pistola
BARI - Sono riprese stamattina le ricerche dei carabinieri della pistola calibro 3.80 con la quale, secondo gli investigatori, il farmacista di Sannicandro di Bari, Michele Piccolo, 55 anni, avrebbe sterminato la propria famiglia venerdì scorso.
I militari, con l'aiuto di unità cinofile, stanno eseguendo verifiche sia nella villa in contrada 'San Giovanni' dove si è consumata la tragedia, sia nelle campagne limitrofe, dove il farmacista potrebbe averla gettata dopo aver ucciso la moglie, Maria Chimienti, coetanea, e i due figli, Claudio e Letizia, 24 e 20 anni, prima di suicidarsi gettandosi in piscina.
Il ritrovamento della pistola è fondamentale per gli inquirenti perche' e' il tassello mancante dell'inchiesta. Si tratta della prova che manca per sostenere e rendere molto più solida la tesi dell'omicidio-suicidio.
Intanto spunta un nuovo testimone che ha detto di aver visto Michele Piccolo e Maria Chimienti verso le 17.30 di venerdì mentre in automobile rientravano nella cittadina. Un particolare che, se confermato, sposterebbe in avanti l'ora dell'uccisione di Maria e della figlia Letizia: non più alle 16 , come ipotizzato da un primo esame medico legale, ma tra le 18 e le 21.
Qualche risposta in più sui punti oscuri di questa strage si attendono dall'autopsia sui corpi, in programma martedì, e dagli esami tossicologici sul farmacista. Dall'esame dello stub si potrà risalire ad eventuali tracce di polvere da sparo che confermerebbero l'ipotesi che sia stato l'uomo a sparare prima di suicidarsi
(Adnkronos/Ign)