IL FERMENTO CHE C'E' QUI
Nico Vascellari: l'artista (nato all'estero) che preferisce la sua città. Anzi: i suoi nidi
VITTORIO VENETO - Il trentatreenne artista Nico Vascellari ed è legato a Vittorio Veneto da un cordone ombelicale ambiguo. Espone ed è applaudito tra Europa e Nord America. Ma ha casa, a Meschio, studio, vicino alla Cadoro, e famiglia, a Serravalle, proprio qui dove è nato. E presto unificherà tutto nello stabile che ha comprato, un ex carrozzeria: a San Martino di Colle Umberto.
Non gli piacciono alcuni costumi vittoriesi, ma ottiene dai musei di finanziare pullman di amici vittoriesi che vengano con lui a presentare il progetto “Lago Morto”. Dice che a Vittorio si è sempre annoiato, ma è qui che crea. E si ostina a portare anche qui, nella provincia profonda, la sua proposta culturale che è decisamente controcorrente, se il fiume è quel che fan (quasi) tutti: i concerti di Codalunga, le mostre, i festival Three Days Of Struggle.
Nico organizza, propone. Non chiede contributi (anzi ci rimette di tasca sua) né benedizioni. Fa. Perchè?
Nico Vascellari e i suoi famigliari riuniti per la performance "Nico and the Vascellaris"
Quando sei in giro per il mondo, a contatto con artisti o collezionisti o giornalisti di tutto il mondo, come racconti il posto da cui vieni?
“All'estero la prima cosa che ti chiedono è da dove vieni. E pensano sempre che tu viva a Milano. O al massimo a Torino, o a Roma. Per spiegare Vittorio Veneto devi cominciare a dire Venezia. E poi: un po' più a nord. Poi puoi aggiungere 'un paesino ai piedi delle montagne' per fare un quadro più pittoresco...”
Poi però escono gli articoloni sul settimanale di Repubblica in cui si dice che a Vittorio Veneto ci sono, grazie al Codalunga, sperimentazioni più avanzate che a Londra o Berlino...
“In effetti qui c'è più fermento che altrove. Un’amica mi ha anche proposto di girare un documentario sul fermento artistico a Vittorio Veneto. Ma lo giri in due giorni: saremo una decina di persone attive e 25 che partecipano costantemente agli eventi... o poco più”.
Con i tuoi eventi porti in città artisti gruppi conosciuti solo nel settore, e sconosciuti al grande pubblico. Perché portarli a Vittorio Veneto? Perché non fare queste cose a Londra, ad esempio?
“A Londra non ne sentirei la necessità . Per me la noia è uno dei fattori più stimolanti. Qui a Vittorio mi annoio parecchio e siccome le cose non succedono, dobbiamo farle succedere noi. E' sempre stato così. Ho cominciato a organizzare verso i 14 anni, nel garage di casa mia con il mio amico (e oggi attore professionista) Edoardo Rossi”.
E adesso continui perché vuoi lanciare un messaggio ai vittoriesi?
“No, non sento la missione di risvegliare qualcuno. Se molti sono contenti di quello che per me sarebbe poco o nulla, come andare tutte le sere a prendere l'aperitivo, io non voglio andare da loro. Allo stesso tempo però, mi sembra che quello che faccio sia un servizio per la città. Ma non perché è questo il mio obbiettivo. Piuttosto, è una conseguenza”.
Quindi sei un artista che non pensa all'impegno politico?
“Ho votato una volta in vita mia, ad un referendum, a 18 anni. Ma credo che tutto quello che faccio sia politico. Ogni sforzo individuale è politico. Compreso il braccio di ferro con la comunità che sto facendo qui”:
Vivi qui ma a Vittorio ti annoi, e tanti vittoriesi non ti piacciono. La natura, almeno?
“La natura è uno dei motivi per cui vivo qui. Le mie ultime opere, ad esempio, sono delle scomposizioni di nidi. E questi nidi li ho raccolti per terra sulle colline a Valscura, dove hanno una casa i miei genitori...”
Prossimi progetti da realizzare in città?
“Sabato 29 maggio presentiamo il dvd sul tour dei Lago Morto (ricordate i 15 mini concerti per 15 sere in impensati angoli di Vittorio Veneto?). Metteremo in mostra nello spazio Codalunga foto e video dei concerti, recuperando anche quelle realizzate dal pubblico. Verrà anche realizzato un libro su Lago Morto”.
Il gruppo ritornerà?
“Solo per un'ultima volta alla Fondazione d'arte contemporanea Remotti a Camogli (Ge), dove presenteremo il progetto”
E se ti proponessero di allestire una tua personale qui a Vittorio Veneto?
“Accetterei. Sarebbe una istituzionalizzazione di quello che faccio qui. Un'amplificazione di Codalunga”.
CHI E' NICO VASCELLARI
Nico Vascellari, classe 1976, figlio di Aurelio e Paola, fratello di Giovanna. Liceo classico, poi un anno di Dams. Artista . Premiato come miglior giovane artista italiano dal Ministero dei Beni Culturali nel 2007, Premio New York del Ministero degli esteri nel 2006, Premio internazionale della performance nel 2005 e molto altro. Mostre in tutto il mondo, Biennale di Venezia del 2007 compresa. Ultimo onore: premio Acacia 2010, dell'omonima associazione di collezionisti italiani: 15 mila euro e una personale. Prossima mostra: a giugno al Museion di Bolzano. Nico è anche musicista di punk e dintorni. Ha iniziato a Vittorio Veneto con gli With Love. A maggio esce il suo nuovo disco con i Ninos du Brasil.
Tommaso Bisagno