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19 luglio 2024

Nord-Est

Finisce trenta volte in pronto soccorso, sette solo in aprile

A Pordenone il Questore colloca in Centro di Permanenza per il Rimpatrio un cittadino indiano accusato di ubriachezza molesta: 30 accessi in pronto soccorso, dei quali 7 nel mese di aprile

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

Polizia

PORDENONE - Le volanti della Questura di Pordenone sono intevenute in aprile ben 7 volte per segnalazioni relative ad un 51enne cittadino indiano, dedito all’assunzione smodata di alcol, stati di alterazione a seguito dei quali creava allarme tra le persone per gli atteggiamenti che assumeva per le strade e le piazze di questo capoluogo.

Nelle giornate di sabato 10 e domenica 11 aprile, due pattuglie delle Volanti sono intervenute a più riprese in via Oberdan e viale Treviso, dove l’uomo, in palese stato di ubriachezza, camminando ai margini della sede stradale, metteva a repentaglio non solo la propria incolumità, ma anche quella degli automobilisti.

Attivato il locale Ufficio Immigrazione, che ha accertato come il cittadino indiano, già titolare di un permesso di soggiorno per lavoro subordinato, non lavorava più volontariamente, finendo anche col far scadere il relativo permesso di soggiorno, rilasciato dalla Questura di Treviso.

L’uomo, a seguito delle sue condotte, era stato destinatario anche di un Foglio di Via dal Comune di Pordenone emesso il 10 agosto 2020, con intimazione a ritornare nel comune di provenienza, ciò nonostante, lo stesso violava il provvedimento in argomento, recandosi nel capoluogo dove si ubriacava, per poi stramazzare a terra nei posti più impensabili.

Tale situazione, protraendosi dal settembre del 2019, è proseguita anche nel 2020 fino ai giorni scorsi, per culminare nella giornata di martedì 13 aprile, con l’intervento delle ore 19.30, allorquando un equipaggio delle Volanti si era recato in aiuto al personale dell’Azienda Sanitaria, intervenuta presso la sala d’attesa della stazione ferroviaria del capoluogo, in quanto l’uomo, in evidente stato di ubriachezza, molestava gli utenti e quanti passassero nei pressi della stazione.

L’Ufficio Immigrazione della Questura ha, quindi, riscontrato attraverso la Direzione dell’Azienda Sanitaria del Friuli Occidentale ben 30 accessi al Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Pordenone, per ubriachezza molesta e con decine e decine di interventi da parte delle pattuglie delle Volanti, distogliendo risorse istituzionali sia per quanto concerne gli aspetti sanitari riconducibili alla pandemia in atto e sia per quelli relativi alla sicurezza, distogliendo gli Agenti di Polizia dai dispositivi di vigilanza e controllo del territorio.

L’epilogo, quindi, venerdì 16 aprile, con l’espulsione emessa dal Prefetto di Pordenone nei confronti del cittadino indiano e con il Questore della Provincia di Pordenone che portava in esecuzione il provvedimento espulsivo, disponendo il trattenimento presso un Centro di Permanenza per il Rimpatrio, in ragione della pericolosità sociale manifestata dall’uomo.

La Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, accogliendo la richiesta di trattenimento dello straniero disposta dal Questore, riservava un posto presso il C.P.R. CORELLI di Milano.

Al termine delle incombenze di rito, Agenti della Questura di Pordenone hanno quindi accompagnato e collocato presso il suddetto Centro di Permanenza il 51enne cittadino indiano.
 

 



Gianandrea Rorato

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