Flash-mob per salvare il parco di via Redipuglia
Organizzata per domani l'iniziativa "Abbracciamo il nostro parco" per salvaguardare l'area verde, cancellata nel progetto della nuova piscina comunale.
CASTELFRANCO - È possibile spostare un parco? La domanda, apparentemente retorica, risulta invece di pregnante attualità in previsione della realizzazione della nuova piscina in centro storico. Nel progetto dell’Amministrazione, infatti, il nuovo impianto natatorio si collocherà nello spazio verde tra via Monfenera e via Redipuglia, che sarà per una parte occupato dal nuovo edificio e per la restante trasformato in parcheggio.
Il problema è che l’area verde in questione è uno dei parchi più frequentati di Castelfranco e uno dei pochi presenti in centro, meta soprattutto di numerose famiglie che possono servirsi dei giochi per bambini, alcuni frutto di una donazione di qualche anno fa. Il parco inoltre è stato intitolato nel 2009 ai Marinai d’Italia, con tanto di monumento rappresentate una rosa dei venti, e ospita al suo interno alberi piantumati oltre 50 anni fa, alcuni anche di considerevoli dimensioni.
Nonostante la giunta Marcon rassicuri che lo spazio verde non sparirà dall’area, dato che sorgerà un parco ancora più grande alle spalle del Palazzetto dello sport, molti cittadini sono seriamente preoccupati del destino dell’area. Cogliendo il malumore crescente, i Verdi della Castellana hanno organizzato per domani, domenica 18 aprile, alle ore 17 un flash mod intitolato “Abbracciamo il nostro parco”, un’iniziativa presentata come «un gesto di protezione da parte di bimbi, genitori, nonni e di tutte le persone che per 50 anni si sono sentiti protetti e ristorati all'ombra di quegli alberi».
L’obiettivo è di sensibilizzare la cittadinanza e fermare la cancellazione del parco, centro di socialità, di svago e polmone verde contro l’inquinamento. L’invito è stato subito accolto anche dal gruppo di opposizione Castelfranco Merita, che per voce del consigliere Claudio Beltramello commenta: «Non si possono spostare questi alberi che possono solo essere abbattuti. Questo parco è un bene prezioso che non va eliminato. Alcune cose non sono né di destra, né di sinistra, ma sono della città. Non è una questione politica, ma di semplice ragionevolezza».