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28 marzo 2024

Montebelluna

"SOS piscine" a Montebelluna e Valdobbiadene: da Venezia una prima iniziativa

Approvata la mozione della minoranza in Consiglio Regionale: "Voto unanime per il pressing della Regione al Governo, per scongiurare la chiusura delle piscine".

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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piscina

MONTEBELLUNA - Dai Sindaci di Montebelluna e Valdobbiadene era partito nei mesi scorsi, così come da altri comuni, un vero e proprio SOS per le piscine comunali. Il caro bollette, infatti, sta mettendo a serio rischio l'attività di queste strutture sportive che di punto in bianco si sono trovate ad affrontare costi energetici da capogiro. Finalmente però arriva una buona notizia da Venezia: "Gli impianti natatori, per loro natura fortemente energivori, di fronte ai rincari delle bollette sono destinati alla chiusura se non si interverrà con sostegni concreti. Ora, con l’approvazione unanime della mozione che avevo presentato a novembre, la Regione è chiamata ad intervenire per sollecitare innanzitutto il Governo ad adottare con urgenza tutte le misure necessarie”. A dirlo il consigliere regionale del PD Veneto, Andrea Zanoni, primo firmatario della mozione che in questi giorni ha ricevuto il via libera dell’aula, sottoscritta dai colleghi dell'opposizione, Giacomo Possamai, Bigon, Camani, Montanariello, Zottis, Baldin, Guarda, Lorenzoni e Ostanel.

"Queste strutture - evidenzia - sono preziose perché consentono la pratica di uno sport i cui benefici psico-fisici sono incontestabili. Al tempo stesso sono impianti di grande importanza per il recupero delle capacità fisiche e dell'attività motoria, permettendo alle persone con disabilità di raggiungere il miglior livello di autonomia possibile. Le piscine sono inoltre centri di aggregazione sociale e di svago da preservare”. La mozione prendeva come esempio della situazione di crisi del settore alcune piscine del trevigiano: “A Montebelluna, mentre nel 2019 i costi energetici sono stati pari a 484 mila euro, per il 2023 si stima un ammontare di un milione e 800 mila euro. Invece per l’impianto natatorio di Valdobbiadene, che nel 2019 aveva speso 154 mila euro in energia, per il 2023 si stima una somma che sfiora i 790 mila euro. Numeri eloquenti che devono spingere la nostra Regione ad un intervento e ad un pressing strettissimo”.



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