CASTELFRANCO - Si è tenuto ieri a Castelfranco Veneto un importante convegno organizzato da Ascom, incentrato sul concordato preventivo biennale 2024/2025. Un tema che coinvolge una vasta platea di piccole imprese e lavoratori autonomi, chiamati a prendere una decisione entro il 31 ottobre. Durante l’incontro, esperti del settore – tra cui Pauletto, Marcolin, Favero e Longo – hanno affrontato le principali questioni riguardanti questa misura fiscale. "Aderire o non aderire?" è stata una delle domande chiave sollevate, considerando le implicazioni economiche e strategiche della scelta.

Tra gli argomenti discussi, la valutazione dei costi e delle scadenze legate alla proposta, oltre alla sua possibile percezione come "un patto col diavolo" o un semplice "contratto con il fisco". Il concordato preventivo è una misura sulla quale il Governo ha puntato per assicurarsi una parte del gettito fiscale nei prossimi due anni. Per i contribuenti, è fondamentale conoscere a fondo i dettagli della norma per poter fare una scelta ponderata. A tal fine, gli sportelli di Ascom restano a disposizione per chiarimenti e assistenza. Oltre al tema centrale del convegno, è stato fatto il punto anche su altre novità fiscali rilevanti per il mondo del terziario e per i lavoratori autonomi.
 

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