Foto dell’altro mondo!
Nei pressi della Grotta del Ciclamino, sulla strada delle Penne Mozze, gli scatti della speleologa Mirka Biz
| Emanuela Da Ros |
CISON DI VALMARINO - “Mi ha sempre affascinato scoprire altri mondi. Anche quelli sotterranei!”. Mirka Biz da trent’anni ha abbracciato - tra le altre - la passione per la speleologia. Insieme agli amici “cavernicoli” Paolo, Gigi, Andreino, Beppo, Ciano,Vladi, Luca, Sandro e Gianmarco ha più volte esplorato la pancia delle colline in cui vive. E scatto dopo scatto ha documentato quello che…è invisibile agli occhi. Ciò che sta sotto i sentieri e i prati che percorriamo”. In occasione del 25 aprile, grazie all'associazione “La via dei Mulini“, al Circolo Culturale “Al Mazarol” col patrocinio del comune di Cison di Valmarino e della Pro Loco di Cison, Mirka ha allestito una mostra delle sue foto ipogee en plein air, lungo la strada delle Penne Mozze.
“Sulle Prealpi trevigiane - spiega Mirka - sono diverse le grotte e gli anfratti presenti. Solo nella Valsana se ne contano circa 80. In questi anni ne ho esplorati parecchi e ho trovato suggestiva anche la Grotta del Ciclamino, una cavità che si trova nella Valle di San Daniele ed è denominata anche “Bus de la grata”. La cavità si apre sulla Dolomia: una roccia sedimentaria carbonatica costituita prevalentemente da dolomite, composta soprattutto da carbonati di calcio e magnesio, rocce che risalgono a milioni di anni fa. Nella Grotta del Ciclamino diverse sono le formazioni calcaree, le stalattiti, le stalagmiti e le cortine di grandi dimensioni”.
Ogni anno viene organizzata la manifestazione “Bosco incantato sulle vie dell’acqua” che ha tra i suoi scopi, quello di far conoscere la Grotta del Ciclamino, offrire una visione dell’ambiente sotterraneo, e educare al rispetto dell’ambiente. “Il 25 aprile - prosegue Mirka - lo Speleo team di Conegliano con l’aiuto di altri gruppi speleo porterà nella Grotta del Ciclamino le persone che vogliono scendere ad ammirare anfratti formatesi dalla dissoluzione delle rocce di dolomia in milioni di anni. Sarà per chi la prova un’esperienza unica, fatta - come lo è stata per me in tanti anni - di risate, amicizia, solidarietà. Praticando la speleologia ho incontrato persone meravigliose, su cui ho sempre potuto contare, anche come donna, perché il rispetto è davvero la qualità che caratterizza il mondo degli speleologi”. La grotta del Ciclamino, grazie all’intervento degli speleologi di Conegliano e di Vittorio Veneto nel corso degli anni è stata ripulita e curata, perché in passato qualche ignoto vi aveva gettato parecchi metri cubi di materiale inerte trasformando la cavità in una discarica.
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