Funivia Mottarone, aperta inchiesta per sequestro di persona
In relazione al caso del piccolo Eitan Biran, il bimbo unico sopravvissuto alla tragedia portato ieri dal nonno in Israele. La zia tutrice in Italia: "Gravissimo, altra tragedia"
ITALIA - Tragedia della funivia del Mottarone, la procura di Pavia a quanto si apprende da fonti legali ha aperto un'inchiesta per sequestro di persona in relazione al caso del piccolo Eitan Biran, il bambino di cinque anni unico sopravvissuto nell'incidente in cui sono morti i genitori, i nonni ed il fratello. Il bimbo era in Italia, affidato alla zia paterna Aya Biran Nirko, che ne è tutrice, e ieri è stato portato dal nonno materno in Israele. Il piccolo sopravvissuto si trova al centro di una battaglia legale tra gli zii per il suo affidamento, con la sorella della mamma che accusa lo sorella del papà del bimbo di averlo "tenuto in ostaggio in Italia". Ieri l'emittente israeliana N12 parlava di sospetto rapimento, in quanto il piccolo sarebbe stato "portato in Israele senza il consenso della sua famiglia in Italia''.
La famiglia in Italia avrebbe, sempre secondo N12, presentato denuncia di rapimento alla polizia. Il nonno Shmuel Peleg era venuto a trovare il nipote ma avrebbe dovuto riportare Eitan a Aya Biram, la zia che è anche tutrice del bambino. Il nonno però non è tornato e ha interrotto i contatti con la zia di Eitan, finché non ha mandato un messaggio: "Eitan è tornato a casa''. L'ambasciata israeliana a Roma "sta seguendo il caso da vicino, stiamo raccogliendo le informazioni e stiamo seguendo tutti gli sviluppi", ha detto all'Adnkronos un portavoce. Il ministero degli Esteri israeliano ha intanto annunciato di stare "verificando l'informazione" relativa al presunto sequestro del piccolo. Il nonno, Shmulik Peleg, si era trasferito in Italia dopo la tragedia. A scriverlo è il Jerusalem Post.
La zia in Italia: "Gravissimo, altra tragedia per Eitan"
''Ieri è avvenuto un evento gravissimo, un’altra tragedia per Eitan''. Lo dice Aya Biran Nirko, zia e tutrice di Eitan. ''Eitan, come programmato è stato preso dal suo nonno materno Shmuel per una giornata in compagnia dei nonni - racconta - Ha lasciato la casa avendo con sé solo i suoi vestiti estivi, il girello e la carrozzina. Dicendo alle cugine 'ci vediamo stasera' e promettendo di comprare anche a loro un giocattolo quando sarebbe andato con i nonni nel negozio dei giocattoli. Ha anche chiesto quando il suo nuovo computer scolastico sarà pronto. Come ogni altra visita che aveva in questi mesi''. Continua la zia: "Sin dalla dimissione a casa, il 10 giugno 2021, Eitan è stato seguito da un'equipe multidiciplinare: oss, infermiere, fisiatra e fisioterapisti, oltre a una psicoterapeuta specialista in traumi infantili. Pian piano, con il passare dei mesi e il miglioramento dello stato fisico di Eitan, la necessità e i bisogni sono cambiati. Eitan è seguito attualmente da un fisiatra, una fisioterapista e una psicoterapista e deve essere sottoposto regolarmente a queste terapie per il suo bene. Deve essere sottoposto proprio questa settimana a visite di controllo ospedaliere". Ieri ''Eitan non è tornato mai a casa. Le sue cugine che lo aspettavano per cena e per condividere con lui la giornata sono preoccupate, non capiscono perché Eitan non è tornato a casa. Il suo letto è vuoto, i suoi giochi e i vestiti, la sua nuova scrivania, il suo nuovo zaino scolastico, quaderni, astuccio e libri pronti per iniziare la scuola domani'', continua la zia del bimbo. ''Nell’ultima settimana ha avuto già il suo primo giorno alla prima elementare, insieme alla cugina, proprio nella stessa sezione. Hanno passato una settimana di inserimento alla scuola, con attività di laboratorio - aggiunge - Eitan è stato iscritto a scuola da suoi genitori, a gennaio 2020, nello stesso istituto in cui ha frequentato l’ultimo anno della scuola materna. La maggior parte della sua sezione della prima è composta da suoi compagni della scuola materna''.