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23 aprile 2024

Treviso

Genitori contro l'imprenditore trevigiano che critica gli stage:"Chi cerca manodopera a costo zero può astenersi"

I genitori delle scuole superiori di Treviso:"L'alternanza non è lavoro a costo zero per le imprese, da parte dei ragazzi, ma apprendimento sul campo"

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Genitori contro l'imprenditore trevigiano che critica gli stage:

TREVISO - “Non gettare via il bambino con l’acqua sporca. Certamente si tratta di un percorso da perfezionare, con pregi e difetti, ma l’alternanza scuola-lavoro che ha visto impegnati i nostri figli è un’esperienza utile, banco di prova per gli studenti che devono affrontare il loro futuro anche capendo come funziona il mondo del lavoro. Non crediamo sia da denigrare un'iniziativa con presupposti idonei solo perché nei primi anni di svolgimento dimostra alcune pecche operative. Lavoriamo tutti per migliorarla, piuttosto”.

I comitati dei genitori delle scuole superiori di Treviso Canova, Da Vinci, Duca Degli Abruzzi, Ites e liceo Economico Sociale Riccati – Luzzatti e Mazzotti, difendono l’alternanza e rispondono all’imprenditore trevigiano Lenzini che ha criticato gli stage.

“Dobbiamo dire innanzitutto che si tratta, per fortuna, di un’idea piuttosto isolata che nasce forse da un po’ di confusione sul significato e sulla pratica dell’alternanza - scrivono in una nota i presidenti dei comitati dei genitori - che non è lavoro a costo zero per le imprese, da parte dei ragazzi, ma apprendimento sul campo del funzionamento del mondo del lavoro. La nostra esperienza dimostra che sono tanti gli imprenditori grandi e piccoli, che assieme ai manager del settore pubblico, hanno accolto migliaia di studenti trevigiani con disponibilità e voglia di contribuire alla loro formazione, supportati anche dalle Associazioni di categoria e dalla Camera di Commercio”. Per i genitori pensare che una ragazza o un ragazzo di terza superiore sia già formato a svolgere mansioni specializzate è davvero fuori luogo.

“E’ anche vero, è il parere dei genitori, che in qualche caso non si è andati al di là di fare fotocopie o svolgere piccoli impegni minimali, ma nel complesso l’enorme sforzo fatto dagli Istituti scolastici, e dalle imprese con i loro tutor, nonostante le carenze, e per alcuni aspetti, l'assenza dei piani attuativi del Ministero, al suo primo vero anno di attuazione, ha dimostrato grandi potenzialità, e non va strumentalizzato qualche malfunzionamento, se c’è stato, per mancanza di esperienza e di rodaggio per demolire i presupposti dell'Asl. Poi non tutti gli studenti saranno interessati, è vero, ma nel momento in cui vengono accettati, l’imprenditore deve essere anche in grado di gestirli nell’ambito delle regole”.

“Sono molti gli imprenditori che anche in questo caso hanno dimostrato di saper investire nelle risorse umane - concludono - anche se per poche settimane di alternanza, e questo dimostra che probabilmente non tutte le imprese sono adatte ad aprire le proprie porte agli studenti. Chi non si sente all’altezza o cerca manodopera a costo zero è libero di astenersi, ma non ha diritto di demolire una delle più positive innovazioni per la nostra scuola negli ultimi anni”.

 


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