GENTILINI A NAPOLITANO: «È MEGLIO CHE ANCHE TU VADA A CASA»
Lo sceriffo contrario alla proposta di togliere la patente agli 80enni scrive al presidente della Repubblica
| Milvana Citter |
TREVISO - Donne al volante pericolo costante recitava un antico e un po’ maschilista adagio. Adagio che andrà rivisto, se sarà accolta la proposta di modifica al codice della strada del Presidente della Commissione Trasporti della Camera, Mario Valducci.
Il nuovo motto dovrà essere allora “Ottantenni al volante pericolo costante” perché Valducci, deputato del Partito della Libertà ce l’ha proprio con chi ha superato, in quanto a primavere, quota 80 perché, sostiene “dopo quell’età aumenta il rischio di incidenti stradali a causa della disattenzione”.
Una proposta che, chiaramente, sta facendo molto discutere in particolare proprio gli 80enni. Tra loro il prosindaco di Treviso Giancarlo Gentilini, classe 1929 che veleggia verso l’81° compleanno.
Lo sceriffo, che guida ancora e spesso, proprio non ci sta a farsi togliere la patente e quindi, con il suo consueto ed originale stile, si è subito attivato scrivendo ad un ultraottantenne, e nella fattispecie al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che qualche giorno fa di primavere ne ha festeggiate 85: “Ho preso carta e calamaio – spiega Gentilini -, e ho scritto a tutte le autorità e al Presidente Napolitano. Gli ho scritto: caro Presidente se bisogna togliere la patente agli 80enni allora è meglio che anche tu vada a casa. E sono proprio curioso di vedere l’esito di questa lettera, di sapere come mi risponderà lui che ha più di 80anni”.
Lo sceriffo non usa mezzi termini: “Perché io dal 1994 reggo la città di Treviso e non mi sento inferiore ad un 20enne. E i cittadini anche ieri, lungo la discesa del Sile mi dicevano per l’amor di Dio non ci abbandoni”.
Gentilini non ha dubbi, non è l’età anagrafica a contare, ma lo stato psicofisico dell’anziano: “Naturalmente – conclude il prosindaco -, ci vuole mens sana in corpore sano. E quando l’80enne è in gamba non vedo perché toglierli la patente. E poi, se un 85enne può guidare un Paese non vedo perché un coetaneo non possa guidare la sua auto”.