GENTILINI A PROCESSO PER ODIO RAZZIALE
Il vicesindaco sarà processato il 4 giugno a Mestre per le affermazioni contro rom e immigrati alla festa padana di Venezia
Treviso - Gentilini sarà processato a Mestre il 4 giugno prossimo per rispondere all’accusa di istigazione all’odio razziale. Chiusa l’inchiesta sulle frasi pronunciate alla Festa padana a Venezia, lo scorso 14 settembre, scorso contro bambini rom, immigrati, e moschee, il capo della Procura, Vittorio Borraccetti, ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio. Il titolare del fascicolo è il procuratore aggiunto Carlo Mastelloni.
Borraccetti ha detto che Gentilini quel giorno, davanti alla folla padana radunata a Riva degli Schiavoni, usò parole molto pesanti del tipo «Voglio eliminare i bambini che vanno a rubare agli anziani» Ma anche «Voglio la rivoluzione contro quelli che vogliono aprire le moschee e i centri islamici.
Qui comprese le gerarchie ecclesiastiche, che dicono: lasciamoli pregare. Vadano a pregare nei deserti». Prendendosela anche con la magistratura e i giornalisti contro la lega. Gentilini è difeso dall’avvocato Antonio Munari. Nove anni fa, nel 2000, quand’era ancora sindaco di Treviso, lo sceriffo era stato processato a Treviso per aver proposto di far travestire «gli extracomunitari da leprotti per consentire ai cacciatori di addestrarsi». Allova venne assolto.