GENTILINI RISCHIA IL PROCESSO PER ODIO RAZZIALE
Intanto il vicesindaco non rilascia dichiarazioni prima di vedere gli atti
Treviso – E’ molto probabile che Gentilini verrà processato per l’accusa di istigazione all’odio razziale. La Procura di Venezia si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per il vicesindaco di Treviso.
Due giorni fa sono stati depositati gli atti dell’inchiesta e ora, entro 20 giorni è attesa una sua memoria. Intanto lo Sceriffo ai giornalisti che lo incitano a parlare dice di non voler rilasciare dichiarazioni fino a quando non avrà a disposizione gli atti ufficiali.
Giancarlo lo scorso 14 settembre alla Festa della Lega, davanti al “suo” popolo radunato a Riva degli Schiavoni, usò parole davvero pesanti contro gli immigrati e i rom. Disse per esempio «Voglio eliminare i bambini che vanno a rubare agli anziani, se Maroni ha detto tolleranza zero, io voglio la tolleranza doppio zero».
Il pm Carlo Mastelloni, titolare del fascicolo su Gentilini e anche di quello riguardante il gesto del dito medio fatto dal ministro Umberto Bossi all’indirizzo dell’Inno di Mameli, ha chiuso l’inchiesta e pare che voglia procedere con la richiesta di rinvio a giudizio. Il legale che sta seguendo Gentilini è l’avvocato Antonio Munari di Treviso.