La Germania approva la depenalizzazione della Cannabis: un passo storico per l'Europa
E in Italia? Mentre il resto d’Europa è sempre più progressista su molti temi (vedi pure matrimoni e adozioni gay in Grecia) qui restano rigidamente conservatori
GERMANIA - Il parlamento tedesco ha votato a favore della depenalizzazione dell'uso ricreativo della cannabis, segnando un momento epocale per la nazione e per l'intera Europa. A partire dall'1 aprile, la più grande economia del continente si unirà a Lussemburgo e Malta come uno dei pochi paesi ad adottare una politica di legalizzazione parziale della cannabis. La nuova legge permetterà ai cittadini maggiorenni di possedere fino a 25 grammi di cannabis e fino a 50 grammi nelle loro abitazioni. Tuttavia, resterà vietato il possesso in prossimità di minori ed entro un raggio di cento metri da luoghi frequentati da giovani sotto i 18 anni, come parchi giochi e scuole. Sarà inoltre consentita la coltivazione fino a tre piante a uso personale. Un duro colpo per le organizzazioni criminali e le mafie che da sempre si assicurano lauti profitti dalla vendita anche di questa sostanza.
Secondo le disposizioni della legge, l'accesso alla cannabis avverrà tramite "cannabis club", associazioni senza scopo di lucro con un massimo di 500 membri, dove i soci potranno consumare e coltivare la pianta "non per fini commerciali". I residenti potranno diventare soci di questi club previo il pagamento di una tessera annuale di 20 euro e una quota mensile di 5 euro. Questa decisione solleva interrogativi sulle politiche della cannabis anche in altri paesi europei, tra cui l'Italia. Mentre la Germania adotta un approccio più progressista, in Italia prevale un rigido conservatorismo. Marco Pannella, noto per le sue iniziative sulla depenalizzazione della cannabis fin dagli anni '70, ha combattuto a lungo per la sua legalizzazione. Tuttavia, nonostante gli sforzi del defunto leader radicale, l'Italia continua ad aderire a politiche più restrittive.