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15 novembre 2024

Treviso

Già 54 vittime della strada nella Marca: lo smartphone resta la prima causa di incidente

Per ogni persona che perde la vita, i costi sociali aumentano fino a 1,8 milioni. Le istituzioni unite: "Invito alla prudenza"

| Isabella Loschi |

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Marcon, benazzi, fava, Sallusto

TREVISO - Sono già 54 le persone che hanno perso la vita a causa di un incidente stradale da inizio a anno sulle strade della Marca. Un dato drammaticamente in linea per ora con l’andamento dell’incidentalità dell’anno scorso: nell’ultimo biennio (2022-2024) la forbice delle fasce d’età più coinvolte nei sinistri mortali vede ai due apici principalmente gli under30 e gli over60. La fuoriuscita, dovuta distrazione e all’utilizzo dello smartphone, resta sempre la prima causa d’incidente (29% dei casi). Sono questi alcuni dati presentati oggi nella sede della Provincia in vista della Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada che si terrà domenica 17 novembre.

Le istituzioni, unite nelle attività di prevenzione e sensibilizzazione sul tema, anche attraverso le iniziative del Tavolo per la Sicurezza Stradale della provincia, hanno realizzato uno studio sui dati provvisori degli incidenti verificatisi nel territorio nei primi dieci mesi dell’anno e, al contempo, un’analisi socio-sanitaria dei sinistri: l’obiettivo è quello di contribuire a diffondere una maggiore consapevolezza tra la cittadinanza su quali sono le conseguenze di un incidente  e lanciare un invito unitario alla prudenza. Proseguono, di pari passo, le azioni condivise per formare e informare giovani e adulti sui rischi potenziali alla guida e sulle buone pratiche per prevenire uno scontro.
 Secondo l’analisi condotta dall’Ulss2, gli incidenti stradali nel biennio 2020-2022 sono la prima causa di anni di vita perduta tra gli uomini e la sesta causa tra le donne.

Secondo l’analisi condotta dall’Ulss2, gli incidenti stradali nel biennio 2020-2022 sono la prima causa di anni di vita perduta tra gli uomini e la sesta causa tra le donne. Guardando invece al rapporto tra il consumo di alcol e la guida, i più a rischio risultano gli uomini giovani, tra i 18 e i 34 anni; i cittadini che guidano con un tasso alcolemico a rischio, complessivamente, sono il 7%, rispetto al 5,4% della media nazionale. Significativamente positivo, invece, la percentuale di utilizzo delle cinture di sicurezza: in provincia di Treviso il 97% delle persone utilizza sempre le cinture anteriori, rispetto all’86% della media italiana. 
Ogni incidente, di base, comporta un costo sociale di 12.394 euro, in termini di perdita della qualità della vita e della capacità produttiva, danno biologico, costo sanitario per le cure, danno materiale e costi amministrativi. Per ogni persona che perde la vita, i costi sociali aumentano fino a 1.812.989 euro. I mezzi più coinvolti negli incidenti mortali da gennaio a ottobre 2024, sino a oggi, sono auto e moto, le fasce orarie più a rischio tra le 17 e le 18 (7 vittime) e tra le 9 e le 10 (6 vittime). Domenica e lunedì, seguite dal mercoledì, le giornate con più sinistri mortali. Il monitoraggio sull’andamento degli incidenti nel territorio consente alle Istituzioni di implementare, ogni anno, i progetti e le attività di sensibilizzazione sul tema, per diffondere una maggiore cultura della sicurezza tra cittadine e cittadini, di tutte le età, e per attuare una pianificazione degli interventi nelle rispettive aree di competenza. 




“Oggi abbiamo voluto dare un aggiornamento rispetto all’incidentalità stradale nei primi dieci mesi dell’anno ma soprattutto lanciare un messaggio, come Istituzioni, unitario di solidarietà alle famiglie delle cittadine e dei cittadini che purtroppo hanno perso la vita a causa di un incidente – le parole di Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – a fronte dei dati, che mostrano un trend in lieve calo negli ultimi anni rispetto al quinquennio precedente, ma che restano comunque tragicamente alti, come Provincia stiamo lavorando costantemente in sinergia con la Prefettura, con l’Ulss e con tutte le realtà del Tavolo per la Sicurezza Stradale (Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, Autoscuole, Assicurazioni e Associazioni sensibili al tema) per realizzare specifici appuntamenti dedicati alla cittadinanza, di tutte le età, giovani, adulti e anziani, per fornire informazioni e formazione utili a prevenire i sinistri”.

Tra le più recenti iniziative messe in campo in Provincia, si ricorda il “Drive Camp” sulla sicurezza: una giornata di formazione dedicata in particolare a ragazze e ragazzi delle scuole superiori, vicini all’età della patente, che ha permesso loro di dialogare con Autorità e Forze dell’Ordine, vedere simulazioni in diretta di specifiche dinamiche di incidente con esperti del settore, valutare con medici e psicologi le potenziali conseguenze a livello psico-fisico di un sinistro e di apprendere consigli pratici per evitare il rischio di essere coinvolti in un incidente stradale.

“L’Azienda sanitaria è direttamente chiamata in causa negli interventi di soccorso e di cura delle persone coinvolte negli incidenti stradali, nonché sul fronte della prevenzione che ci vede al fianco dei principali soggetti interessati a questa delicata tematica, ad esempio nell’educazione stradale nelle scuole attraverso le iniziative del Tavolo per la Sicurezza Stradale – direttore generale Ulss2 Marca Trevigiana Francesco Benazzi - Mettere in atto tutti i comportamenti virtuosi volti a prevenire le morti sulle nostre strade, spesso purtroppo giovani vite, rappresenta un obiettivo importante per tutta la collettività”.

"I dati raccolti evidenziano che i comportamenti scorretti alla guida continuano ad essere ancora diffusi e richiedono la massima attenzione delle Istituzioni e dei cittadini rispetto a un tema cruciale per tutti – le parole del Viceprefetto Vicario Alessandro Sallusto - Ringrazio le Forze dell’Ordine, la Polizia Locale, la Provincia e tutti gli altri organi ed enti, nell’ambito delle rispettive competenze, per il fondamentale ruolo svolto ogni giorno per il miglioramento delle condizioni di sicurezza stradale, sia attraverso le attività di controllo, sia con la promozione di iniziative e progetti di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale, rivolti in particolare alle fasce più a rischio della popolazione”.


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