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25 aprile 2024

Treviso

GIRO DI VITE DEL PROVVEDITORATO CONTRO I TELEFONINI A SCUOLA

Chi realizza filmati in classe rischia sospensione e denuncia

| Mauro Favaro |

| Mauro Favaro |

GIRO DI VITE DEL PROVVEDITORATO CONTRO I TELEFONINI A SCUOLA

TREVISO – Si preannunciano tempi duri per gli studenti che non riescono a staccarsi dal loro telefonino. E la vita sarà ancor più difficile per quelli che proprio non resistono alla tentazione di filmare quello che succede in classe per poi passare il video agli amici o caricarlo su YouTube. Tutti questi comportamenti, infatti, d'ora in poi dovranno fare i conti con i nuovi regolamenti, uno per le elementari e uno per le medie e le superiori, che in questi giorni l'ufficio scolastico provinciale sta inviando a tutti gli istituti della Marca.

L'obiettivo del provveditore, Giorgio Corà, è quello di armonizzare le sanzioni disciplinari decise dagli insegnanti alle prese con ragazzi non proprio da dieci in condotta. Non bastano più le note sul diario o sul libretto? A quanto pare no. Perché nell'era dell'alta tecnologia i cosiddetti “patti di corresponsabilità”, pronti a modellarsi su alunni o studenti, hanno un nemico giurato: il telefonino.

Come comportarsi con i ragazzi che non riescono a farne a meno neppure durante le lezioni? I regolamenti di Corà lo dicono chiaramente. Chi verrà sorpreso a usare il cellulare durante l'orario scolastico non solo si beccherà la classica nota, ma si vedrà anche sequestrare il telefonino che verrà custodito dalla scuola sino a quando non saranno i genitori ad andare a ritirarlo.

Molto peggio andrà a chi userà il cellulare per scattare foto o registrare video all'interno della scuola per irridere compagni o insegnanti. Questa, infatti, nel testo dell'ufficio scolastico provinciale è considerata come una “mancanza gravissima” da punire, attraverso il consiglio d'istituto, con la sospensione dalle lezioni “per una durata commisurata alla gravità del fatto”. Sino ad arrivare alla denuncia o querela all'autorità giudiziaria, ovviamente solo se le violazioni costituiscono un reato.

E per capire come il telefonino sia visto a scuola come una minaccia costante basta gettare un occhio alle mancanze considerate “minori”: gli atti vandalici, come imbrattare le pareti o rovinare le attrezzature della scuola, ad esempio, possono essere sanzionate con la sospensione dalle lezioni dell'autore sino a un massimo di 15 giorni. Adesso si dovrà vedere come le diverse scuole recepiranno i regolamenti. Ma una cosa è certa: gli studenti armati di cellulare fanno davvero paura.

 


| modificato il:

Mauro Favaro

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