Hotel in linea con l'Europa
Il rosso non spaventa gli operatori del settore
| Tiziana Benincà |
TREVISO - In merito alla proposta della Commissione Europea d’individuare delle zone “rosso scuro”, gli albergatori di Treviso sono molto pragmatici.
“Come professionista cerco di essere pronto alla peggiore eventualità, ma fintanto che non sarà attuato, non mi preoccupo.” commenta con un enorme senso pratico Sauro Spagnol, direttore d’albergo. “Per quanto mi riguarda rispetto all’ultimo anno non cambia niente. Devo solo continuare a rendere il più sicuro ed accogliente possibile l’hotel nel rispetto dei miei ospiti, con tutte le misure di sicurezza, siano essi turisti o viaggiatori per lavoro. Il turista chiama ed è ben informato, quindi bene o male il turismo si sta muovendo.”
Giamaica Fraccaro, anche lei imprenditrice e direttrice d’albergo commenta “L’importante è che ci sia un parametro europeo, un’unica strategia comunitaria e che non si arrivi poi a inutili polemiche tra Stati o Regioni”.
Anche il Presidente di Federalberghi Treviso Giovanni Cher è dello stesso parere “La logica di avere un’organizzazione europea mi trova particolarmente d’accordo, perché al momento in Italia certe Regioni autonome fanno quello che vogliono. L’unica cosa da preparare bene sono i criteri per identificare le zone nei vari colori.”