ICTUS, UNO MEDICO 24 ORE SU 24 AL CA’ FONCELLO
In neurologia anche nuovo gruppo interdisciplinare per i malati di Sla
| Laura Tuveri |
Treviso - Arriva la guardia neurologica contro l’ictus. L’Ulss 9 ha attivato un nuovo servizio che prevede la presenza al Ca’ Foncello, 24 ore su 24, di uno specialista neurologo. Questa novità si inserisce nei programmi della rete regionale interospedaliera per la gestione dell’ictus cerebrale. E’ stata presentata oggi, mercoledì 17 marzo, dal direttore generale Claudio Dario e dal primario di Neurologia Bruno Giometto.
E’ stata prevista l’assunzione di tre nuovi neurologi (l’organico del reparto è quindi ora di 9 specialisti più il primario). Il servizio prende avvio proprio nel corso della settimana mondiale del cervello, durante la quale è prevista anche l’apertura al pubblico del reparto di Neurologia nella giornata di sabato 20 marzo, dalle 10 alle 12 per conoscere il reparto e incontrare i medici. I casi di ictus sono in crescita.
Presso l’Unità operativa di Neurologia del Ca’ Foncello sono stati 830 i ricoveri nel 2009, di cui la metà per ictus (divisi equamente tra uomini e donne). Un dato che l’Ulss 9 mira a contenersi con l’avvio del servizio sperimentale di gestione telematica dell’ictus. Con l’introduzione – per la prima volta nella storia dell’ospedale - di un neurologo disponibile nell’arco dell’intera giornata prende corpo un sistema di intervento, monitoraggio e continuità assistenziale dedicato al trattamento della fase acuta dell’ictus cerebrale, una patologia in costante aumento e che è in assoluto la terza causa di morte (dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie).
Nell’ambito della rete regionale, quella di Treviso è una cosiddetta Neurologia di Treviso di 2° livello, un reparto abilitato a effettuare la terapia trombolitica (che permette di sciogliere i coaguli sanguigni) e che può contare sulla presenza di una Neuroradiologia e di una Neurochirurgia nello stesso presidio, oltre ora alla disponibilità della guardia medica 24 ore su 24.
Il teleconsulto, collegando gli ospedali di Treviso e Conegliano, permetterà la gestione e il trattamento dei pazienti che giungono al Pronto Soccorso dell’ospedale periferico (Conegliano), Treviso si è affermata infatti come riferimento europeo giungendo a compimento il progetto su scala continentale che ha visto la realizzazione di un database per le sindromi neurologiche paraneoplastiche, malattie rare che spesso compaiono prima della manifestazione clinica di un tumore maligno e perciò offrono la possibilità di un intervento precoce se riconosciute in tempo.
“Il progetto del database – afferma Bruno Giometto, che ne ha coordinato la realizzazione – ha coinvolto 20 equipe da 11 paesi europei e ha permesso di raccogliere circa 1.000 casi in 8 anni di lavoro, la maggiore casistica mondiale per questo tipo di malattie. Treviso si conferma come centro di riferimento di questo network europeo” Un altro servizio riguarda la Sclerosi laterale amiotrofica (Sla), una malattia che richiede una elevata intensità assistenziale per la progressiva incapacità a muoversi, parlare, deglutire ed infine respirare, a fronte dell’integrità delle facoltà mentali durante tutte le fasi della malattia.
La mancanza di cure efficaci e la perdita progressiva dell’autonomia personale con incapacità di mantenere anche le relazioni interpersonali conduce il malato ad un’esistenza dolorosa, soprattutto dal punto di vista fisico e psicologico.
Per dare risposte alle complesse problematiche assistenziali si è ravvisata la necessità di formalizzare un gruppo interdisciplinare (che ha coinvolto, oltre a Neurologia, anche il reparto di Pneumologia, il servizio di Nutrizione, la Riabilitazione, i Distretti, l’Assistenza domiciliare integrata e il Comitato di bioetica) sulla Sla con lo scopo di realizzare un modello organizzativo basato su un approccio in grado di rispondere ai bisogni di cura e assistenza di questi pazienti.