INAUGURATO IL TRIBUNALE: VIA AL DIBATTITO SUL RITO ABBREVIATO
Dopo l’impegno del sottosegretario Casellati la soddisfazione del ministro Zaia
Castelfranco – Con l’inaugurazione del nuovo Tribunale di Castelfranco di sabato, dov’era presente il sottosegretario alla Giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati, si è dato il via al dibattito sul rito abbreviato.
Il sindaco Maria Gomierato si è rivolto alla Casellati chiedendo di dare qualcosa per la modifica della legge, alla luce delle migliaia di firme che sono state raccolta a Castelfranco in seguito alla condanna a trent’anni per Michele Fusaro, l’assassino di Iole Tassitani.
La Casellati si è presa l’impegno di fare qualcosa e ora il ministro Luca Zaia plaude ai buoni propositi e si aspetta segnali concreti.
«Le chiediamo – ha affermato sabato il sindaco Maria Gomierato rivolgendosi alla senatrice Casellati – di farsi portavoce dell’istanza della famiglia di Iole Tassitani. Noi insieme a loro chiediamo giustizia, non vogliamo vendetta. Chiediamo che ci sia una modifica delle legge sul rito abbreviato. Chiediamo con fiducia il suo sostegno».
«Il caso Tassitani ha suscitato indignazione in tutti quanti – ha detto il sottosegretario alla Giustizia -. E proprio per delitti come questo che suscitano l’indignazione della gente si sente la necessità di una modifica del codice di procedura penale. La pena a 30 anni che è stata data scuote le coscienze e la gente pensa che non sia adeguata. Sono casi che ci stanno facendo riflettere su come attuare una modifica del codice di procedura penale».
E ora il ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia esprime la propria soddisfazione per le parole del sottosegretario. «Ho appreso con soddisfazione delle parole del sottosegretario alla Giustizia Maria Elisabetta Casellati – le parole di Zaia -, che ha espresso la necessità di cambiare il codice di procedura penale facendo riferimento in particolare alla sentenza di Iole Tassitani. Una posizione che mi trova d’accordo e che sostengo con forza».
«Se si nega l’ergastolo a chi si è macchiato di un delitto efferato come è evidentemente il caso di Michele Fusaro, ci si chiede quale sia il crimine che la coscienza della società legale possa accettare di punire con una condanna a vita – dice ancora Zaia -. Esprimo ancora una volta la mia personale vicinanza e sostegno alla famiglia Tassitani, conclude il Ministro Zaia. E il mio apprezzamento va anche a quelle persone che si stanno mobilitando per sostenere e aiutare nelle raccolta firme i famigliari di Iole».