Inseguimento dopo la rapina: al termine delle indagini preso anche il terzo uomo
Operazione contro un pericoloso sodalizio criminale: arresti per rapine e furti in Italia e Spagna
PORDENONE - Segnalato nelle ultime ore l'arresto di membri di un pericoloso sodalizio criminale albanese specializzato in furti e rapine. L'operazione ha preso il via dopo un inseguimento lo scorso 2 dicembre in via San Donà a Pordenone, quando una pattuglia delle Volanti ha intercettato un'Alfa Romeo Giulietta in fuga, la quale, dopo una collisione con l'auto di servizio, ha terminato la corsa contromano su viale Dante, colpendo veicoli privati.
Dall'Alfa Romeo scesero cinque malviventi, di cui uno, identificato successivamente come G.S., è stato fermato e arrestato dagli operatori. La Squadra Mobile della Questura di Pordenone ha avviato un'indagine complessa, coordinata dal Sostituto Procuratore Dr. Marco Faion, che ha portato all'identificazione di un vero e proprio sodalizio criminale composto da cittadini albanesi.
Le indagini hanno rivelato la scaltrezza del gruppo nella gestione delle comunicazioni e degli spostamenti. Utilizzavano SIM telefoniche intestate a prestanome o persone inesistenti per eludere le investigazioni. Inoltre, durante i furti, evitavano di portare con sé telefoni cellulari. La cooperazione internazionale con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia ha permesso di scoprire che il gruppo, per sfuggire ai controlli di frontiera, evitava i voli diretti tra Albania e Italia, preferendo quelli verso Spagna o Ungheria, per poi muoversi all'interno dell'area Schengen.
L'indagine ha rivelato che alcuni membri del gruppo avevano cambiato recentemente cognome e richiesto nuovi passaporti albanesi, utilizzando diversi alias. Durante la perquisizione informatica su un cellulare appartenente a uno dei membri, sono emersi messaggi che rivelano la pianificazione dei colpi e la scelta degli obiettivi.
Il principale indagato, B.Z., è stato catturato in Spagna lo scorso ottobre, mentre V.G. è stato arrestato in Italia il 30 novembre 2023 per resistenza a pubblico ufficiale. Il Giudice per le Indagini Preliminari ha emesso ordinanze di custodia cautelare in carcere per reati di rapina aggravata e furto aggravato. La cooperazione tra le forze dell'ordine italiane e spagnole ha svolto un ruolo chiave nell'individuazione e nell'arresto dei membri del sodalizio.
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