"Irroratrici", è boom nell'opitergino
I dati sono stati resi noto qualche giorno fa dall’associazione Condifesa Treviso
ODERZO /MOTTA - Irroratrici, è boom. Gli agricoltori dell’Opitergino-Mottense sono tra i primi in Provincia di Treviso nell’uso delle macchine a recupero, ossia le cosiddette “irroratrici”.
Il dato è stato reso noto qualche giorno fa dall’associazione Condifesa Treviso. Si tratta di macchine che permettono al viticoltore di spruzzare i fitofarmaci sulle viti riuscendo a ridurre del 50% l’utilizzo del materiale chimico e dunque abbattendo l’inquinamento grazie al recupero del prodotto non assunto dalla vegetazione.
La nuova tecnologia pare che sia prendendo piede proprio in Veneto Orientale e nell’opitergino in particolare.
Nei giorni scorsi è stato calcolato che gli agricoltori dell’area opitergino mottense che usano questo tipo di macchinari sono tra i 180 e i 200. I Comuni interessati sono Oderzo, Salgareda, Motta di Livenza, Chiarano, Mansuè, Ponte di Piave e Gorgo al Monticano.
Il comprensorio dei 14 comuni è una delle aree dove è stato registrato il boom di questo particolare mezzo agricolo rispetto a tutta la Provincia.
“Grazie a queste macchine, l’obiettivo dell’abbattimento degli input chimici nel nostro territorio diventa realtà
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Lo ha confermato ieri il presidente di Condifesa Treviso Valerio Nadal: «Grazie a queste macchine, l’obiettivo dell’abbattimento degli input chimici nel nostro territorio diventa realtà. Durante la manifestazione “Vite in campo” il mese scorso a Susegana, la prima esposizione di oltre 100 macchine per la viticoltura sostenibile, i nostri viticoltori hanno visto dal vivo le prove in campo relative alle nuove tecnologie».
Nel merito è intervenuto anche Franco Passador direttore di Vivo Cantine viticoltori del Veneto orientale (una realtà con 2000 soci) con sede a Salgareda.
“Una forte innovazione che rispetta l’ambiente. Vengono unite un’elevata tecnologia nei metodi di applicazione oltre all’assoluto rispetto dell’ambiente. Vedo con soddisfazione questo modello da affermare e divulgare”.