Ladri alla Sech. Di nuovo
Cesca: "In tanti anni, mai vista una cosa del genere"
REFRONTOLO - Sono entrati in azione nella notte fra martedì e mercoledì, e hanno saccheggiato l’ex capannone Indesit di via Crevada, a Refrontolo, oggi di proprietà della Sech Costruzioni. Hanno caricato su un furgone diversi cavi di rame, un trasformatore e il cavo generale che si trovava sul retro della fabbrica. Poi hanno sfondato il portone d’ingresso, e con un muletto divelto altri cavi di rame all’interno del capannone. Se ne sono andati senza lasciare traccia. Quando il custode, mercoledì mattina, ha aperto i cancelli, ha subito capito cos’era successo: il bottino si aggira sui 15 mila euro. La banda del rame aveva già colpito due volte a Refrontolo, spogliando il cimitero delle sue grondaie.
Un capannone maledetto, quello di via Crevada. Prima, la decisione di Indesit di abbandonarlo, con conseguente strage di posti di lavoro. Poi le difficoltà a trovare un acquirente. E quando arriva Alessandro Cesca, titolare della Sech (in foto), si scopre che sull’edificio pende una vecchia ipoteca, per cui non si può iniziare a lavorare. Sech lo gira in affitto a un’azienda trentina (che lo trasforma in deposito di bottiglie fino a febbraio), e si butta sull’ex Girat di Nervesa. Neanche il tempo di iniziare a lavorare, che lo stabilimento di Nervesa subisce un furto di 100 mila euro. Ora, la mazzata su Refrontolo.
«Ho parlato con l’assicurazione, mi hanno detto che in tanti anni non hanno mai visto una cosa del genere» commenta sconsolato Cesca. L’assicurazione non coprirà i danni: è tutto sulle sue spalle. La sorte non lo sta premiando dopo la (coraggiosa) decisione di rilevare l’ex Indesit, e assumere nuovo personale: «Per fortuna l’elettricità ce l’hanno ancora, quindi i nostri affittuari possono continuare a lavorare. La tabella di marcia non cambia: stiamo sistemando i locali per trasferirci la Sech. Non ci voleva, un’altra tegola del genere».