L'ambulanza per gli animali c'è ma l'Oipa chiede un potenziamento del servizio
Il servizio è solo per le bestiole senza padrone, viceversa gli animali feriti che hanno una famiglia devono ricorrere al soccorso privato
Treviso - Correrà di giorno e di notte, a Mantova, l’ambulanza per il soccorso degli animali. Un deciso passo avanti per un servizio previsto dalla legge: quando ci si imbatte in un animale incidentato, o magari lo si è ferito, il numero da comporre è il 118 per richiedere l’intervento del servizio veterinario. Che a quel punto dovrà inviare il mezzo di soccorso, prendere in consegna la bestia e accompagnarla dal veterinario di turno.
Nell’asl 2 il servizio invece funziona poco e male. Sono soltanto due le ambulanze a disposizione, una per l’ex usl 7 e l’altra per il resto della provincia. Allarga le braccia Mara Canzian, delegata Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali) di Treviso: “Immaginiamo che io trovi un cane incidentato a Oderzo; chiamo il servizio veterinario e richiedo l’intervento dell’ambulanza ma questa si trova a Castelfranco Veneto. Fatti accaduti. Naturalmente chi fa la segnalazione deve rimanere accanto all’animale ferito fino a quando arrivano i soccorsi”. Campa cavallo – è il caso di dirlo. E quindi – raccomanda Canzian – “urge potenziare il numero dei mezzi a disposizione, attivando anche un recapito telefonico dedicato al quale poter chiamare direttamente” perché se devi fare tutta la trafila è chiaro che alla gente passa anche la voglia di aiutare gli amici a quattro zampe o con le ali.
L’ambulanza e il soccorso valgono però per chi è senza padrone. Diversamente è necessario rivolgersi al privato. “Il pronto soccorso dovrebbe essere aperto a tutti: qualcuno che, per mille motivi, è impossibilitato a raggiungere il servizio c’è sempre e non si capisce perché il suo animale non possa ricevere con tempestività le cure di cui ha bisogno”.