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06 febbraio 2025

Vittorio Veneto

"L'amministrazione fa i giochetti, e poi paga Pantalon"

Intervista a Alessandro Valenti, Forza Vittorio, in vista delle Ammministrative 2014

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

VITTORIO VENETO - A un anno circa dell'intervento del capogruppo di Forza Vittorio, Alessandro Valenti  (in foto) nel consiglio comunale del 27/9/2012, che farà da sfondo a questa intervista, vediamo come e se sono cambiati i rapporti tra la lista da lui rappresentata e la maggioranza in consiglio comunale.

Alle elezioni del 7 giugno 2009, la lista Forza Vittorio ebbe 687 voti, pari al 4,34% dei voti validi, un dato che Alessandro Valenti in più di una circostanza pubblica ha ricordato che era stato indispensabile per poter vincere le elezioni.

 

Come era partita questa avventura nel dopo le elezioni del 2009? Come si è evoluta?

Quando ci siamo presentati alle elezioni del 2009, abbiamo sottoscritto con le altre 4 liste che appoggiavano la candidatura di Gianantonio Da Re, un "Programma Elettorale" divenuto "Documento Programmatico di Mandato 2009-2014" della Giunta Comunale, con deliberazioine n. 199 del 10 settembre 2009. Quasi subito ci siamo resi conto che la maggioranza si era dimenticata di quell'accordo ed eravamo rimasti soltanto noi a sbandierarlo, chiedendo che fosse rispettato. Al primo punto c'era la semplificazione delle procedure attraverso l'introduzione di uno strumento che noi ritenevamo e riteniamo essenziale: il controllo di gestione. Ma dopo quattro anni su questo versante non è stato fatto niente o è stato fatto alla carlona! Sostanzialmente molto di quel che era previsto in quell'accordo non è mai stato preso in seria considerazione e quindi siamo diventati molto critici nei confronti dell'amministrazione. Tant'è che da circa due anni la maggioranza non invita più alle sue riunioni il capo-gruppo e legale rappresentante di Forza Vittorio. Il fatto è che solo Forza Vittorio è oggi rappresentante di quel programma e, quindi, solo Forza Vittorio rappresenta l'accordo siglato nel 2009 con i vittoriesi. Gli altri, tranne qualche rara eccezione personale, se ne sono fregati di quell'accordo. Tanto chi vuoi che se ne ricordi? Sono cose che si dicono per prendere voti...ma poi....

 

E' una posizione personale? Ha preso qualche decisione formale, ufficiale Forza Vittorio?

Come legale rappresentante, presidente e capogruppo di Forza Vittorio ho mandato di prendere le decisioni più opportune per l'associazione. Ciò nonostante, venerdì 31 maggio 2013 ho riunito gli 8 soci fondatori di Forza Vittorio che con votazione favorevole di 7 e un astenuto mi hanno ribadito il mandato di scegliere il momento più opportuno per ufficializzare la nostra posizione. Questa intervista diventa l'occasione per rendere noto, esplicito ed ufficiale la nostra uscita dalla maggioranza, che già era nei fatti, poichè non più invitati come rappresentanza consigliare a riunioni di maggioranza.

 

Allora siete alla finestra per il prossimo impegno elettorale amministrativo?

Siamo stati già interpellati. Per il momento confermo che guardiamo con interesse a tutto quello che si sta muovendo in funzione delle amministrative del 2014 che sia proiettato verso un deciso cambiamento di rotta. Questo modo di fare politica non ci piace. Forza Vittorio si ispira ai principi liberali, laici e socialisti e intende confermare al primo posto la onestocrazia, il rispetto delle regole, e il mantenimento della parola data e scritta agli elettori.

 

Con l' opposizione quali sono i rapporti?

Si tratta di rapporti essenzialmente personali con diversi consiglieri più che con i partiti o le liste, che li hanno espressi. Non abbiamo fatto nessuna lotta concordata, anche se su taluni argomenti ci sono state delle evidenti convergenze. Ribadisco che esse sono avvenute solamente per rapporti interpersonali e non hanno mai toccato, fino ad ora, un programma politico.

 

Mi pare che bisognasse venire incontro alle esigenze dei cittadini: lo avevate detto e scritto sui documenti...

Questo è uno degli aspetti meno positivi dell'attuale amministrazione, che ha scritto tante regole, regolamenti, lo stesso Statuto, che però sono rimaste lettere morte, perché nella sostanza i principi di trasparenza sono stati disattesi. Dal patto di stabilità sforato al giochetto delle deliberazioni che appaiono e scompaiono. A pagare, alla fine, è sempre e solo Pantalon.

 

Uno dei problemi più importanti dell'ultima fase amministrativa riguarda il caso della Mafil: come vedi tutta l'operazione, ormai all'attenzione di tutti cittadini...?

Mi pare di intravvedere un bel guazzabuglio con tentativi abbastanza espliciti, (vedi delibera 242/2012 prima apparsa, poi sparita, poi diventata verbale) di trattative molto personali con soldi della comunità. Trattative che richiedono la forma pubblica e l'approvazione del Consiglio Comunale. Se ne sono "accorti" dopo ben 8 mesi dall'inizio delle trattative di vendita o di locazione con vendita su cui si doveva pronunciare il Consiglio! Certo che è stato fatto proprio un bell'affare acquistare la Mafil per poi rivenderla rimettendoci!!!! Senza dimenticare che una porzione del fabbricato è di proprietà della Vittorio Veneto Servizi o almeno così aveva deciso il Consiglio Comunale. Lasciata, come tante altre, nel cassetto "dimenticatoio".

 

Hai accennato ad una interpellanza, che presenterai all'amministrazione: quali sono i problemi su cui intendi avere risposte, a partire dalle risorse sul turismo religioso, un'occasione lasciatasi sfuggire?

Facevo alcune considerazioni: la “dipartita” del 1' Fod che lascia la città decorata di Medaglia d'Oro al Valor Militare, l'abbandono dell' l'Agenzia delle Entrate, se ne è andata la Pretura e del sistema giudiziario a Vittorio Veneto non è rimasto neanche il giudice di pace, avevamo l'università del legno ed è sparita, c'era l'Enel, a Parco Papadopoli pareva dovesse arrivare la manna termale dal cielo ed è in sempre più profondo abbandono. Perfino la squadra di Calcio del Vittorio ha cambiato nome e non è più solo della città, ma si chiama Vittorio Falmec S.M. Colle. Si sente dire che chiuderà il Centro di Formazione Professionale gestito dalla Provincia. E' stato cancellato il Concorso Nazionale di Violino. La biblioteca di San Giacomo ha perso un interlocutore importante come l'associazione Sintesi e Cultura. L'Accademia Da Ponte si è vista costretta ad abbandonare il teatro Da Ponte con il suo giro di 120 giovani iscritti a corsi di teatro e altri 200-300 che vi gravitano. E infine, la Regione del Veneto destina 3 milioni di euro al turismo religioso e Vittorio Veneto resta fuori da tutti e quattro i progetti, addirittura da quello intitolato la “Via dei Papi”. E meno male che nel programma elettorale divenuto programma di mandato della Giunta il turismo religioso occupa uno spazio importante. Sono deluso.

 

Allora sarai fuori dalla prossima competizione elettorale?

Ritengo esaurita la mia personale "discesa in campo" in questo settore. Forza Vittorio sarà però presente, con il mio aiuto esterno, alle prossime elezioni amministrative a fianco di quelle formazioni, che si riconosceranno nel rispetto delle regole, nel mantenimento delle promesse fatte agli elettori e nell'introduzione nella vita amministrativa della città dell'onestocrazia intellettuale, nella meritocrazia, nella professionalità, nella sburocratizzazione, nell'obiettivo che "a Vittorio Veneto le opportunità arrivano, non se ne vanno." E' quindi già da ora impensabile uno schieramento a fianco di chi non ha mai condiviso con noi questi obiettivi. Infine, se mi concedi un'ultima annotazione, ti assicuro che il teatro con tutte le sue "menzogne" è oggi più vicino alla verità che l'attuale modo di intendere la politica. Povero Aristotele che intendeva "politica" come l'amministrazione della "polis" per il bene di tutti, la determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano!

 


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