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04 ottobre 2024

Italia

Lega sfila contro Monti e le tasse

Maroni: ''Via da Camera e Senato''

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

Lega sfila contro Monti e le tasse

BOLOGNA - "Dopo l'approvazione della legge di stabilità e della legge elettorale, proporrò alla segreteria federale che la Lega decida di ritirare le proprie delegazioni da Camera e Senato". Lo ha detto il segretario della Lega Nord Roberto Maroni, parlando a Bologna dal palco della manifestazione contro il governo Monti e le tasse alla quale è intervenuto anche Umberto Bossi. "Non è l'Aventino, l'Aventino non ci interessa - ha spiegato - è la nuova fase, è il progetto egemonico della Lega di cui parlava Bossi".

"Il 24 novembre - ha poi aggiunto - vicino a Brescia organizzeremo una grande assemblea alla quale invito tutti i sindaci e amministratori, non solo della Lega, per un grande fronte contro il patto di stabilità, azioni concrete che potranno arrivare anche allo sciopero fiscale e alle dimissioni di massa: facciamo sul serio".

Per Maroni il Patto di stabilità per i comuni "deve essere cancellato perché impedisce ai sindaci virtuosi di spendere i soldi che hanno in cassa, risorse che vanno nel calderone romano per pagare il debito di Roma, della Sicilia e della Calabria". Parlando poi della ristrettezza di risorse sofferta dalle amministrazioni locali a causa dei tagli, Maroni ha rimarcato che "se andiamo avanti così i piccoli comuni, l'anno prossimo, non potranno pagare i fornitori e i servizi".

Quanto alla Lombardia, ''se domani il consiglio federale mi chiederà di candidarmi, io dirò di sì. Io metto la mia esperienza, la mia volontà e il mio entusiasmo, sempre che me lo chieda il consiglio domani. Io obbedisco perché sono un soldato della Lega".

Dal palco Maroni ha sferrato un duro attacco al premier e all'esecutivo. "Non abbiamo paura di nessuno, nemmeno di Monti e del suo governicchio. Monti è nemico del Nord" ha rincarato, precisando che quella contro il governo "è una battaglia di democrazia perché il popolo è sovrano, non il burocrate di Bruxelles o chi sta sugli alti colli". "Per noi la vicenda Monti è chiusa, Monti è nemico del Nord, delle aziende del Nord strozzate dalle tasse" e ''ha reso i deboli ancora più deboli" ha attaccato ancora il segretario della Lega, chiedendo che "il governo dei tecnici vada a casa subito".

Per Maroni "bisogna abolire le tasse sulla casa perché per noi è un bene sacro", mentre il governo Monti ha realizzato "la più grossa batosta sulla casa mai fatta in un paese occidentale, con aumenti del mille per cento come se la casa fosse un bene rifugio o un modo per riciclare denaro".

Quindi il capitolo esodati. "E' l'ultima beffa - ha detto il leader del Carroccio - Il governo dice che ha trovato i soldi ma in realtà sono sempre gli stessi che vengono presi da una parte e messi dall'altra, è una presa per i fondelli delle persone che sono state messe in strada senza lavoro e senza pensione".

Come annunciato, Maroni ha consegnato oggi al segretario del Carroccio dell'Emilia Fabio Rainieri un assegno da un milione di euro, per la ricostruzione dopo il sisma di maggio. In particolare i fondi, risparmiati dal partito sui rimborsi elettorali, serviranno per la ricostruzione degli edifici pubblici nel comune di Bondeno, in provincia di Ferrara.

Sul palco è intervenuto anche Bossi che ha fatto un paragone con ''la favola dei fratelli Grimm, Hansel e Gretel si perdono nel bosco e poi trovano la casa di marzapane, la vecchietta apre la porta e ospitale offre la torta, mi sembra Monti. Ma la vecchietta vuole solo ingrassare i fratelli per poi mangiarseli". "Hansel e Gretel però ad un certo punto si ribellano alla strega e la buttano nell'acqua bollente - ha proseguito il Senatur portando avanti la metafora fiabesca - Attenti voi che schiacciate il popolo, in questa piazza c'è un calderone di acqua bollente. La strega è stata buttata nel fuoco altrimenti a questo punto i fratelli sarebbero stati ancora prigionieri, dobbiamo riuscire a farlo e lo faremo". Secondo Bossi "il presidente della Repubblica ha sbagliato soggetto, ci ha mandato uno che doveva essere il salvatore della patria e invece ci ha massacrato di tasse".

Il presidente della Lega ha anche replicato ai militanti che in piazza Saragozza chiedevano a gran voce 'Secessione, secessione': "Sì alla Padania e al più presto possibile, la via è necessaria ed è già stata avviata secondo un giusto diritto di libertà".

I militanti della Lega hanno sfilato a Bologna da piazza Malpighi verso Porta Saragozza. Tantissime le bandiere del Carroccio accompagnate dal 'Va pensiero' e dalla musica dei Carmina Burana. E' stato anche acceso qualche fumogeno verde.

In testa al corteo dietro allo striscione con la scritta 'Monti a casa, basta tasse' anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il senatore ed ex ministro Roberto Calderoli, accanto il segretario della Lega nord di Bologna Manes Bernardini. Tantissimi i cartelli con su scritto 'Monti a casa, Maroni premier' e 'Il Nord ha sempre dato, merita rispetto'. Tra gli slogan, ‘Secessione, secessione’, ‘Padania libera’ e 'Mario Monti e la Fornero il vostro posto è al cimitero' scandito dall'altoparlante dell'auto che precedeva il corteo subito dopo dietro alle camionette dei carabinieri e ai mezzi della polizia, lungo la strada che è stata appositamente pedonalizzata dal Comune.

Uno slogan che ha scatenato molte polemiche e che Fabio Rainieri, segretario nazionale della Lega Nord Emilia, ha liquidato come ''l'urlo di un cretino subito messo a tacere dal servizio d'ordine della Lega Nord'', uno slogan ''deprecabile dal quale la Lega Nord, come già fatto in piazza, prende le distanze''.

''La manifestazione di Bologna contro il governo ha visto scendere in piazza 10mila persone che hanno manifestato pacificamente e che hanno colorato di verde il capoluogo emiliano - ha evidenziato - Non si cerchi ora di connotare in maniera negativa un'adunata di piazza contro il governo Falli-Monti della quale i palazzi romani non possono non tenere conto''.

(Adnkronos/Ign)

 



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Carlo De Bastiani

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