L'EVENTO-CANALETTO DA OGGI A TREVISO
Apre al pubblico l'esposizione a Ca' dei Carraresi
Canaletto, L’ingresso al Canal Grande con la Basilica delle Salute (Milano, Collezione Alighiero de' Micheli, FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano)
Treviso - "Mai Treviso ha visto nulla di simile: un’esposizione di capolavori unica e si può ben dire che in ambito veneto assai di rado si è registrato qualcosa di analogo", così il presidente della regione Giancarlo Galan ha "benedetto" l'inaugurazione dell'attesissima esposizione «Canaletto. Venezia e i suoi splendori», che Ca’ dei Carraresi ospiterà da oggi fino al 5 aprile.
La mostra, curata da Giuseppe Pavanello e Alberto Craievich, racconta Venezia attraverso i ritratti del Canaletto e dei vedutisti: un centinaio di quadri provenienti dai maggiori musei e collezioni private. Musei che vanno da Parigi a San Pietroburgo e Mosca, da Berlino a Monaco di Baviera, a Vienna e Dresda, da Londra a New York e Washington, a Dublino a Madrid, ad Amsterdam, per nominare solo una parte di quelli stranieri.
Gaspar Van Wittel, Il bacino di San Marco con la Piazzetta (Madrid, Museo Nacional del Prado)
Ad aprire la rassegna di capolavori veneziani sono le opere dell'olandese Gaspar van Wittel che, già a fine Seicento, illustrava avvenimenti e scenari veneziani per turisti stranieri. Seguono le pennellate e le incisioni del friulano Luca Carlevarijs, che immortalò le settecentesche cerimonie d’ingresso nella Serenissima degli ambasciatori stranieri.
Ruolo centrale nell'esposizione ha ovviamente il maestro del vedutismo veneziano: Canaletto. La prospettiva rigorosa, l'uso della luce per esaltare i dettagli, i colori rendono ogni scorcio di Venezia, anche gli edifici meno nobili, degno di un'opera d'arte.
A Ca' dei Carraresi sono esposti anche i dipinti di soggetto veneziano di Bernardo Bellotto, Francesco Guardi e Michele Marieschi.
"Venezia, la città più artificiale del mondo - ha commentato ieri il presidente veneto Galan al vernissage della mostra - ci è rivelata proprio dal “prisma” dell’immaginazione di Canaletto e dei vedutisti del Settecento.
La visita alla mostra ci farà conoscere l’origine, la nascita di tale immagine, i mille e un volto del nostro capoluogo regionale. Gli splendori di una città unica dipinti dalla mano del più grande pittore di vedute e da altri artisti di portata europea come Francesco Guardi".
"E proprio in questa mostra si è riusciti a coniugare Venezia con il Veneto di terraferma - ha concluso Galan - una mostra che ci piacere fatta qui a Treviso, per la passione di Cassamarca, e di Dino De Poli, e di Artematica, e di Andrea Brunello".