22 novembre 2024
Categoria: Spettacolo - Tags: Horror, Halloween, it, orrore, film, paura, metafora, società, attualità
Silvia Albrizio | commenti |
Il grande successo della celebrazione di Halloween è il successo che l’esorcizzazione della paura compie anche in un immaginario non anglosassone, al netto delle sterili polemiche sulla “tradizione che non ci appartiene” e che tuttavia, in un mondo ormai privo di confini, è normale accogliere. In una società profondamente impaurita, paradossalmente l’horror prospera, forse proprio perché a gestire la paura in determinati momenti siamo più bravi che a subirla impotenti. D’altronde la realtà, così imprevedibile e così incerta, è spesso più terrificante di qualunque finzione. Da un punto di vista cinematografico, alla luce del positivo esito dell’ultimo It, è evidente che l’horror non conosce crisi.
Vale dunque la pena imparare ad amare l’horror, abbracciarlo, farlo proprio, abbandonando la stessa paura del genere che spesso caratterizza certi cinefili, che non solo non hanno mai visto una pellicola di questo tipo, ma nemmeno hanno intenzione di farlo in futuro.
Eppure vedere gli horror serve e sono almeno quattro i principali motivi per cui varrebbe la pena impegnarsi a guardarlo:
Provate dunque a lasciarvi trasportare da una buona pellicola dell’orrore, concepitene la visione come un esercizio su voi stessi: otterrete così una chiave alternativa per aprirvi alla realtà che vi sta attorno, talvolta più comprensibile attraverso l’apocalisse zombie di The Walking Dead che con tante analisi politiche.
Silvia Albrizio
Ha studiato cinema e televisione e ne scrive sulla carta e online. Readymade è il risultato pronto all’uso delle sue riflessioni su questi ed altri media
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