Magro (Ormelle Futura): «Favorevoli alla fusione»
Il consigliere comunale spiega: «Opportunità importante, i motivi sono molteplici»
ORMELLE - Il referendum sulla fusione dei comuni di Ormelle e San Polo di Piave è ormai una realtà e i cittadini sono chiamati al voto il prossimo 26 gennaio 2014 per esprimere la loro scelta».
Lo ha detto il consigliere Giancarlo Margro, che in una nota approfondisce: «Noi della Lista civica “Ormelle Futura” siamo con convinzione, favorevoli e da anni ci battiamo per dare questa possibilità ai cittadini.
I vantaggi economici dalla realizzazione della fusione sono molteplici: la normativa di legge nazionale prevede l’aumento dei trasferimenti statali del 20 per cento per un periodo di dieci anni (350.000 euro all’anno anno), a livello regionale la legge n. 18 del 2012 stanzia un milione e 700 mila euro a favore delle fusioni e delle forme associate con precedenza alle fusioni, una corsia di favore per accesso ai bandi, l’esenzione dal patto di stabilità per due anni. Vorrebbe dire la possibilità di completare le opere finanziate, ora bloccate dal patto di stabilità.
Secondo il mio pensiero la fusione sarebbe già una risorsa solo per la possibilità di un utilizzo sinergico del personale, delle risorse economiche, di mezzi e tecnologie dei due comuni.
Da anni penso che comuni piccoli e soli non possano affrontare il futuro senza dover scegliere, tra tagliare i servizi o aumentare la tassazione locale IRPEF, Imu, Tares e addizionali ecc.
Penso e sostengo che il nuovo comune LiaPiave abbia al suo interno, possibilità di attuare economie di scala superiori ai 150.000 mila euro annui, su miglior utilizzo del personale, sulla gestione degli appalti, fornitura di servizi e materiali, e meno amministratori con tutto quello che comportano e già un risultato, ampiamente chiesto dai cittadini».
Il consigliere conclude: ««Siamo consapevoli che dalla fusione non potremmo riavere il tenore di vita degli anni passati, e tantomeno possiamo illudere i cittadini vendendo fumo, ma sicuramente mantenere l’attuale stato dei servizi erogati ai cittadini senza aumentare la tassazione, sarà già un risultato più che soddisfacente».