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29 marzo 2024

Treviso

MARCA: DALLA RECESSIONE ALLA DEPRESSIONE

Edilizia, Feneal Uil: “In 3 anni bruciati 3.500 posti di lavoro”

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

MARCA: DALLA RECESSIONE ALLA DEPRESSIONE

TREVISO - Nella Marca oltre 3mila cinquecento posti di lavoro persi in tre anni, in edilizia e nelle costruzioni.

È la denuncia della Feneal Uil di Treviso. “Questa manovra è il colpo di grazia per il settore, un comparto già falcidiato da più di tre anni di stallo e che ha avuto nel nostro territorio la sventura di sommare a una recessione congiunturale anche una profonda crisi strutturale, di modello, e di crescita”. È quanto afferma Celso Bortolotto, Segretario provinciale Feneal Uil di Treviso, dopo il voto al Senato della Manovra Finanziaria e aggiunge: “Manca una strategia che possa restituire al settore delle costruzioni la funzione anticiclica che essa storicamente ha sempre avuto”.

“Oggi – ha continuato Celso Bortolotto - in una situazione difficile come questa, l’insieme di tali fattori ha generato una grave destrutturazione del settore: un ulteriore abbassamento della qualità, e per quello che ci riguarda un ulteriore abbassamento del livello dei diritti dei lavoratori e dei livelli occupazionali. In questo momento allora – ha spiegato Bortolotto - il comparto ha bisogno di due cose: investimenti sicuri e regole certe. I primi si possono facilmente reperire soltanto agendo sulla leva dell’evasione fiscale nel settore, che abbiamo stimato, nella sola provincia di Treviso, per una somma complessivamente di oltre 1milirdo di euro, di sola evasione, ai quali si deve sommare la piaga dell’evasione contributiva. Una quota parte di queste risorse potrebbe essere utile a rilanciare davvero il settore con un aggiornato piano infrastrutture che oggi viene ancora solo annunciato e mai attuato dallo Stato centrale e dalla Regione Veneto”.

Il sindacato edili della Uil trevigiana ritiene quindi che solo con un concreto rilancio delle infrastrutture si possa parlare non solo di ripianamento del debito, ma anche di ripresa della crescita.

“Con questa manovra – commenta Bortolotto - si fa solo cassa senza pensare al futuro, con l’aggiunta di qualche forzatura ideologica da parte del Governo, come nel caso dell’inopportuno art.8, utile solo a scatenare analoghe reazioni. Quello che, invece, è evidente - aggiunge il segretario provinciale - è che ancora una volta si spremono i lavoratori, non solo su lavoro e pensioni, ma anche come consumatori con un'Iva maggiorata e con il rincaro generalizzato dei prezzi, a cominciare dalla benzina, che comporteranno un rialzo dell’inflazione e conseguenze drammatiche per il settore dei trasporti”.

 


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