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26 novembre 2024

Treviso

Edilizia locomotiva nella Marca: entro dicembre 1.500 assunzioni nel "settore casa"

Bernardi (Confartigianato): “Sono tornati i cartelli “cercasi personale”, ma preoccupa la difficoltà di incontro tra domanda e offerta di lavoro"

| Isabella Loschi |

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cantiere edile

TREVISO - L’edilizia continua ad essere la locomotiva della ripresa nella Marca con una crescita positiva del +12,99% rispetto alla media nazionale +12,63% e a quella regionale del +7,07%. Treviso risulta al primo posto tra le province venete. A certificarlo il report dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese.

A Treviso il “sistema casa” occupa 31.700 addetti, dei quali 18.418 del settore artigiano , pari al 58,1%. Le nuove assunzioni nel “settore casa” artigiano sono state 9.485 nel 2021, pari al 20,7% del totale veneto così suddivisi per fascia d’età: under30 2.940 neoassunti,  5.445 tra i 30 e i 54 anni e 1.100 oltre i 54 anni.

“Preoccupa la difficoltà di incontro tra domanda e offerta di lavoro - sottolinea il presidente Oscar Bernardi - Secondo il sistema Excelsior di Unioncamere – Anpal, nella Marca Trevigiana sono previste, tra ottobre e dicembre 2022, 1.460 assunzioni nel “settore casa”. Nel 69,5% dei casi si tratta di operai specializzati. Il tema che si apre è come trovare tutto questo personale. Non parlo solo di personale specializzato ma diventa difficile trovare personale in generale. Per quanta fatica e sforzi si continuino a fare per tenere in moto l’economia risulta difficile continuare in tal senso se non troviamo una soluzione. Tutti coloro che hanno la possibilità di ‘girare’ la nostra provincia si accorgeranno che siamo tornati a vedere i cartelli “cercasi personale” fuori dalle imprese. Credo che sia compito nostro interrogarci e trovare delle risposte prima che tutto imploda”.  Una risposta indiretta potrebbe arrivare dal fronte legislativo, con una proroga per le unità unifamiliari che arrivi almeno a giugno 2023 e una rimodulazione delle percentuali oggi previste per l’incentivo. Fondamentale è, però, la salvaguardia del meccanismo della cessione del credito, con ulteriori limature in termini di chiarezza interpretativa della norma”.

 



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Isabella Loschi

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