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24 dicembre 2024

Cronaca

Migranti, principessa Al Hussein di Giordania: "Piano Marshall per i rifugiati"

C'è bisogno di un nuovo piano per risolvere la questione

| Irene Lucarelli |

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| Irene Lucarelli |

Migranti, principessa Al Hussein di Giordania:

"La comunità internazionale ha prodotto piani fantastici come ad esempio il piano Marshall: ammodernare quell'idea potrebbe essere un contributo per risolvere il problema dei rifugiati ma anche il problema della fame". Lo ha detto la principessa Haya Bint Al Hussein di Giordania, messaggera di pace dell'Onu, intervenendo a Firenze, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, alla giornata inaugurale di 'Unity in Diversity', il forum internazionale dei sindaci per la pace che vede presenti i rappresentanti di 80 città del mondo.

"Il problema dei rifugiati è un problema con il quale sono cresciuta - ha raccontato la principessa di Giordania facendo riferimento alle vicende decennali della sua nazione - Ho ricordi vivi del tempo in cui il mio Paese ha cercato di fronteggiare questa sfida. Una sfida che ha affrontato più volte a causa di ondate successive all'arrivo di rifugiati, e ora dalla Siria e dall'Iraq. Nel tempo quasi tutte le famiglie in Giordania cucinavano per due famiglie, si condivideva non solo il pane ma anche le auto e questo ha tirato fuori dai giordani il meglio di loro stessi e ci ha reso una comunità coesa".

"Le sofferenze dei rifugiati ci hanno fatto crescere anche umanamente. Non possiamo girare la testa di fronte alle sofferenze di un essere umano", ha affermato la principessa Haya Bint Al Hussein, moglie dello sceicco Muhammed Bin Rashid Al Maktoum, primo ministro degli Emirati Arabi Uniti e governatore sovrano di Dubai.

"I sindaci sono in prima linea per la pace e da loro può arrivare un messaggio straordinario. L'unità nella diversità è un concetto antico ma oggi è nuova l'urgenza di abbracciare questo concetto - ha aggiunto la principessa di Giordania - Tutte le sfide complesse delle città, compreso quella dei rifugiati, possono essere affrontate nella coesione nelle diversità. L'unità nella diversità può sembrare un miraggio ma lo non è più se si persegue questo obiettivo con determinazione".

 


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Irene Lucarelli

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