A Mogliano si scende in piazza in vista della Conferenza sui cambiamenti climatici. “I governi ascoltino la Scienza”
Il gruppo dei Ribelli all’Estinzione esprime tutta la sua preoccupazione per l’imminente COP26
| Manuel Trevisan |
![Flash-mob dei Ribelli all'Estinzione di Mogliano in vista della COP26 Flash-mob dei Ribelli all'Estinzione di Mogliano in vista della COP26](https://www.oggitreviso.it/sites/default/files/styles/505/public/field/image/WhatsApp%20Image%202021-10-23%20at%2021.23.31.jpeg?itok=-JHVqBn8)
MOGLIANO VENETO – Sabato 23 ottobre i Ribelli all’Estinzione di Mogliano Veneto sono scesi in piazza per manifestare tutta la loro preoccupazione in vista della COP26 - la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che sarà ospitata per la prima volta nel Regno Unito -, evento che “molti ritengono essere la migliore, nonché ultima, opportunità del mondo per tenere sotto controllo le conseguenze devastanti dei cambiamenti climatici”.
Il timore principale degli attivisti è che nell’imminente conferenza organizzata dall’ONU “i governi di tutto il Mondo non prendano impegni realmente concreti e urgenti, come dovrebbero”.
Per condividere i loro timori con la cittadinanza e sensibilizzare su quali potrebbero essere gli scenari possibili dopo la COP26, i Ribelli e le Ribelle si sono distribuiti in alcuni punti del centro della Città - Piazza Caduti, le gallerie del centro e il viale della Stazione – con dei cartelli che recitavano frasi volte ad attirare l’attenzione dei passanti: “Sono terrorizzato per il mio futuro: i governi alla COP26 faranno solo promesse vuote”; “Ho paura che la COP26 fallisca”; “I governi ascoltino la Scienza”.
“Qualunque cittadino che sia a conoscenza della situazione in cui ci troviamo dovrebbe sentire spontaneamente la necessità di comunicare la propria preoccupazione agli altri – spiega il Gruppo degli attivisti - A maggior ragione in questi giorni che precedono la COP26, dato che i governi di tutto il mondo devono ancora prendere sul serio la questione climatica, come testimonia il fallimento di tutte le COP precedenti”.