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24 novembre 2024

Esteri

Morto si risveglia in sala operatoria durante l'espianto degli organi

Dichiarato cerebralmente morto apre gli occhi mentre i chirurghi si preparano a prelevare i suoi organi

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

Morto si risveglia in sala operatoria durante l'espianto degli organi

È una di quelle storie che ti fanno venire i brividi, di quelle che pensi possano accadere solo nei film. Eppure, è successo davvero, proprio qui, nel nostro mondo reale. Vi racconto una vicenda che ha dell'incredibile, accaduta in Kentucky, che sta facendo tremare le fondamenta del sistema sanitario americano.

 

Immaginate la scena: una sala operatoria, chirurghi pronti a prelevare gli organi da un paziente dichiarato cerebralmente morto. All'improvviso, l'impensabile accade: il "morto" apre gli occhi. No, non è l'inizio di un film horror, ma la storia vera di Anthony Thomas "TJ" Hoover II.

 

Era l'ottobre del 2021, al Baptist Health Hospital di Richmond. TJ era finito lì dopo un arresto cardiaco causato. I medici l'avevano dato per spacciato, dichiarandolo cerebralmente morto. "Ci hanno detto che era finita", racconta la sorella Donna Rhorer, alla stampa locale. "Ci consigliarono di staccare la spina e di donare i suoi organi".

 

Ma il destino aveva altri piani per TJ. Durante quella che in gergo ospedaliero chiamano "passeggiata d'onore" - un ultimo saluto al donatore di organi che si usa fare in alcuni stati dell'America - è successo qualcosa di straordinario. "Gli occhi di TJ hanno iniziato ad aprirsi", ricorda Donna. "Sembrava ci stesse guardando". I medici, però, liquidarono la cosa come semplici riflessi. Sapete, come quando il pollo continua a correre anche dopo che gli hai tagliato la testa. O almeno, così ci hanno sempre raccontato.

 

Il giorno dopo, mentre i chirurghi erano pronti a iniziare l'espianto, boom! TJ si sveglia. Così, come se niente fosse. Vi immaginate la faccia dei medici? Devono aver pensato di essere finiti in un episodio di "Ai confini della realtà".

 

Ora, a distanza di tre anni, TJ è ancora qui tra noi. Certo, non sta benissimo: fa fatica a camminare e a parlare. Ma ehi, considerando che era stato dato per morto, direi che se la cava alla grande!

 

Ovviamente, questa storia ha scatenato un putiferio. L'ufficio del procuratore generale del Kentucky e persino un'agenzia federale stanno indagando. L'ospedale e l'organizzazione per la donazione degli organi si stanno arrampicando sugli specchi, dicendo che è tutto un malinteso.

 

Donna, la sorella di TJ, ha deciso di raccontare questa storia per dare coraggio ad altre famiglie. "Nel profondo del mio cuore, sentivo che qualcosa non andava", dice. "Ma chi ero io per mettere in dubbio i medici?".

 



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Carlo De Bastiani

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