Dirigente medico non dichiara 300mila euro. Effettuava visite per il rinnovo della patente senza autorizzazione
Avrebbe effettuato visite anche durante il periodo di malattia
VITTORIO VENETO - Dirigente dell'Ulss 2 di Treviso sotto accusa: effettuava visite per il rinnovo patenti senza autorizzazione, anche durante la malattia.
Un clamoroso caso di truffa ai danni dello Stato ha scosso il mondo sanitario trevigiano. Un dirigente medico dell'Ulss 2 è stato denunciato per aver incassato oltre 300mila euro da visite mediche per il rinnovo delle patenti, effettuate senza la necessaria autorizzazione per l'esercizio della libera professione.
L'indagine, condotta dalla Guardia di Finanza di Vittorio Veneto su delega della Procura della Repubblica di Treviso, ha portato al sequestro di oltre 8.000 euro nei confronti del medico, somma corrispondente all'indennità di esclusività indebitamente percepita.
I dettagli dello scandalo
Le Fiamme Gialle hanno scoperto che il dirigente medico, dal 2016, effettuava privatamente visite mediche per il rinnovo delle patenti presso varie autoscuole della provincia, omettendo di dichiarare i relativi compensi al fisco. L'aspetto più grave emerso dall'indagine è che il professionista svolgeva queste attività anche durante i periodi di servizio presso l'azienda sanitaria, persino quando risultava essere in malattia.
Le reazioni
Francesco Benazzi, Direttore Generale dell'Ulss 2, ha commentato attraverso le pagine del gazzettino: "Massima solidarietà al professionista coinvolto in attesa di ulteriori sviluppi. Lasciamo fare alla giustizia il proprio corso come è giusto che sia, ma fino a condanna definitiva vale ancora il concetto di innocenza. Ho difatti massima fiducia nei nostri dirigenti medici, nella loro onestà civica. Rispetto il lavoro della Procura, ma spero in una assoluzione di questa persona."
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