Morto sul lavoro a Colle Umberto, il sindacato: "Servono misure urgenti per fermare questa strage"
Questa mattina incontro in azienda: "Necessaria la prevenzione"
| Angelo Giordano |
COLLE UMBERTO - “Il 2022 si sta per chiudere come si era aperto: con una strage infinita sul lavoro”. Queste le prime parole del segretario generale della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini di fronte all’ennesimo infortunio mortale sul lavoro, accaduto giovedì nel mobilificio Furlan di via De Gaspdri a Colle Umberto, dove ha perso la vita un uomo di 57 anni, Marco Pessotto, classe 1966, di Sacile. Lascia la compagna e una figlia.
“Attendiamo gli esiti degli accertamenti giudiziari - prosegue Paglini - ma è palese che servono misure urgenti per fermare questa strage: più controlli, pene più severe per chi non rispetta le norme, educazione alla sicurezza come materia obbligatoria per tutti i cicli di studi e soprattutto più personale per sopralluoghi e prevenzione”.
“Da quanto appreso dai delegati dei lavoratori in fabbrica, - spiega Marco Potente, segretario generale della Filca, la Federazione del legno-arredo e delle costruzioni - non ci sarebbero evidenze di manomissioni dei dispositivi di protezione, ma rimane il fatto che il lavoratore era là dove non doveva essere. Domani saremo in azienda per incontrare la direzione e verificare quanto accaduto. Rimane l’amarezza per una scia di sangue che non si ferma, bisogna continuare a lavorare sulla prevenzione, sui controlli e sulla cultura della sicurezza affinché queste tragedie non si ripetano. Quello dei cantieri e anche dei mobilifici è un settore particolarmente colpito.
Un anno fa la nostra categoria ha lanciato l’iniziativa ‘Un segnale per la vita’, volta a raccogliere segnalazioni anonime di irregolarità negli ambienti di lavoro e nei cantieri. In un anno abbiamo ricevuto tramite il sito www.filcaveneto.it e via Whatsapp più di 50 segnalazioni, circa una alla settimana”.
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