Motta, nuovo direttore sanitario per la Casa Tomitano Boccassin
La geriatra Antonia Gesmundo ha preso servizio dal 1 maggio. E a breve nella struttura aprirà anche un ambulatorio di geriatria per gli esterni
| Angelo Giordano |
Il presidente Cester e la direttrice Gesmundo (foto Carlo Verardo)
MOTTA DI LIVENZA - Dallo scorso 1 maggio ha preso servizio in modo esclusivo in Casa Tomitano Boccassin la dottoressa Antonia Gesmundo, medico geriatra, già attiva all’ospedale Oras di Motta. Sarà sia medico di struttura che, in aggiunta, di Direzione Sanitaria. Al momento sono già oltre 90 le persone residenti prese in carico dal nuovo direttore, con la possibilità di giungere, nel tempo, ad un massimo di 120 persone.
Spiega il presidente Renzo Cester: «Si tratta di un vero investimento sulla qualità di servizio da offrire alle nostre persone residenti, una scelta unica., se vogliamo anche coraggiosa. Sarà una presenza giornaliera continua di una professionista di alto profilo, sia per competenza che per umanità».
E sul nuovo ambulatorio: «Si tratta di un servizio che potrà svolgere fuori dal canonico orario di lavoro. Sarà importante non solo per i nostri ospiti ma per l’intero territorio che potrà usufruire di questa opportunità inedita».
Il nuovo direttore: «Conoscevo già la struttura e il personale che vi lavora, perché stavo già seguendo dei pazienti da ottobre» spiega. «E mi sono riconosciuta nella filosofia della Casa, e cioè quella di seguire il paziente a tutto tondo: non solo a livello medico ma anche sul piano psicologico e umano. La qualità del trattamento poi si traduce in qualità di vita dell'ospite, non semplicemente un paziente. Faccio mia la frase di Patch Adams: “Se si cura una malattia, si vince o si perde. Se si cura una persona, vi garantisco che in quel caso, si vince qualunque esito abbia la terapia”. E devo dire che mi ci ritrovo in pieno».
Obiettivi?
«Spero di poter contribuire alla crescita dell’ente. Questa non è solo una Casa, è un po’ una “nostra casa”, siamo una famiglia e le persone ospiti sono presenze fondamentali, in collaborazione con i familiari. Spero vivamente che questo clima sia percepito anche all’esterno. Proprio per questo, da tempo, qui si organizzano spesso iniziative per portare la “nostra casa” anche alla comunità locale».
In arrivo un nuovo ambulatorio di geriatria.
«Lo seguirò nei ritagli di tempo, dalla mia occupazione principale. Sono anche medico nutrizionista e funzionalista e mi occuperò anche di questi aspetti nel mio approccio quotidiano col paziente. Il quale può essere accompagnato ad un “invecchiamento di successo” quando è possibile poter seguirlo prima che le condizioni cliniche peggiorino. Si può arrivare a un’età importante in condizioni assolutamente più che dignitose, senza essere allettati per forza».
Nel frattempo a fine mese la Casa organizzerà la presentazione di un libro sulla storia e la vita della Casa scritto da Otello Drusian dal titolo “Casa di Vita per la Vita”.