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25 gennaio 2025

Treviso

MURARO NON TIFA ITALIA AI MONDIALI, COME IL FIGLIO DI BOSSI

Critiche dagli alleati del Pdl e dai consiglieri provinciali di Sinistra Ecologia e Libertà

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

MURARO NON TIFA ITALIA AI MONDIALI, COME IL FIGLIO DI BOSSI

Treviso - Anche Muraro, come il figlio di Bossi, dichiara  che non tiferà per l'Italia ai prossimi Mondiali di calcio in Sud Africa. Dagli alleati e dal centrosinistra fioccano strigliate al presidente della Provincia.

Lo fa Enrico Renosto, consigliere comunale del Pdl a Cà Sugana e il collega di partito Edoardo Piccione, responsabile giovani Pdl città di Treviso:"Apprendiamo dal Presidente Della Provincia che ai mondiali di calcio non tiferà Italia.

La mia risposta a Muraro è: i cittadini tifano per i rappresentanti delle istituzioni che rilasciano dichiarazioni all' altezza del loro ruolo pubblico”. Insorgono contro la presa di posizione del numero uno della Provincia di Treviso anche i consiglieri provinciali Luca De Marco e Stefano Dall’Agata di Sinistra Ecologia Libertà. “Muraro contro la nazionale e contro la resistenza: il successo elettorale dà alla testa” affermano i due esponenti di Sel.

“Dispiace – ironizzano De Marco e Mestriner - constatare che oramai l’ideologo di riferimento del presidente Muraro sia Renzo Bossi, figlio del leader del Carroccio, noto come la Trota, già famoso per il suo cattivo rapporto con gli esami di maturità e ora consigliere regionale della Lombardia. Dopo aver scaricato la nazionale italiana, ora Muraro se la prende con un altro simbolo dell’unità nazionale come è 'Bella Ciao.'

Descrivere la canzone del partigiano come di parte è una autentica sciocchezza. “Bella ciao” nasce da una canzone delle mondine, sul duro lavoro nelle risaie tra gli insetti e le zanzare e sull’ansia di liberazione dallo sfruttamento, sulla quale è stato innestato un testo che parla del riscatto della patria e della lotta per la libertà contro l’invasore.

Se Muraro ritiene che una delle canzoni simbolo della Resistenza e della lotta di Liberazione sia una canzone di parte, allora ci chiediamo quale sia quell’altra parte nella quale si colloca Muraro, e ci preoccupiamo”. I due consiglieri provinciali sottolineano che da tempo stanno denunciando “l’involuzione autoritaria e di estrema destra che sta vivendo una parte della Lega Nord” visto che quando in Consiglio provinciale porposero un ordine del giorno contro la proposta di legge che intendeva equiparare i combattenti della Repubblica fascista di Salò ai partigiani, la Lega e il Pdlsi opposero.

“Poi fu lo stesso Berlusconi a bloccare l’iniziativa. Così come abbiamo più volte denunciato l’impegno scarso, se non nullo, della Provincia riguardo alle celebrazioni del giorno della memoria. Il successo elettorale forse sta dando alla testa, auspichiamo che anche i leghisti si rendano conto che vi sono valori non disponibili alla lotta politica ma da custodire come simboli e fattori della coesione nazionali. Tra questi, sicuramente, c’è anche l’antifascismo”.

 



Laura Tuveri

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