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09 agosto 2024

Treviso

Nasce il “Miele del Piave”, costituito il Consorzio per la tutela

La dicitura è dedicata al miele che viene prodotto lungo le sponde dell’omonimo fiume e nell’area circostante: "Ora puntiamo alla dicitura Igp"

| Isabella Loschi |

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apicoltore sul Piave

SPRESIANO - È nato ufficialmente il “Miele del Piave”. La dicitura è dedicata al miele che viene prodotto lungo le sponde dell’omonimo fiume e nell’area circostante, dove le api possono beneficiare dei fiori tipici di questa zona umida e fertile che caratterizza la Marca Trevigiana e costituisce un unicum a livello nazionale. Nella sala municipale del Comune di Spresiano si è costituito il Consorzio per la tutela, promozione e valorizzazione del miele del Piave che ora punta alla certificazione IGP dell’omonimo prodotto.  

“Il Comune di Spresiano, in qualità di ente promotore di questa iniziativa, ha portato avanti l’idea di una certificazione del miele, pensando in prospettiva anche alla realizzazione di una “Strada del miele” - Commenta il sindaco Marco Della Pietra - L’incontro con il presidente di APAT-Apicoltori in Veneto ha portato a un’immediata sintonia, avviando l’iter durato più di due anni che ci porta ora alla costituzione del Consorzio del miele del Piave. Per centrare l’obiettivo abbiamo lavorato sodo, ricostruendo i riferimenti storici che legano il miele al Comune di Spresiano e a tutto il corso del Piave. Già nel Cinquecento, all’abbazia di Lovadina, e attraverso il porto commerciale, veniva venduto il miele prodotto lungo il Piave; quindi, abbiamo rintracciato la prima etichetta del miele autoctono e la prima tessera Apat che appartenne all’apicoltore, Antonio Chizzali, socio onorario del Consorzio, che ci ha recentemente lasciato e al quale rivolgiamo un pensiero di stima e gratitudine”.   

Oltre alla presenza del convolvolo (Convulvulus sepium), della salcerella (Lythrum salicaria) e dell'eupatorio (Eupatorium cannabinum), sulle sponde del Piave si osservano splendide fioriture primaverili di calta (Caltha palustris) e campanellino (Leucojum aestivum), infiorescenze che contribuiscono alla produzione di un miele unico nel suo genere che nei secoli passati era prodotto e commercializzato grazie alla via d’acqua, dalla sorgente fino ad arrivare in laguna.  

“L’idea è sorta con l’intento di valorizzare un miele distintivo del nostro territorio e di promuovere la conoscenza dei prodotti dell’alveare che nascono sulle rive del fiume Piave, al contempo mettendo in risalto il lavoro di tanti apicoltori e apicoltrici - spiega Stefano Dal Colle, presidente di APAT-Apicoltori Veneto - Con questa iniziativa vogliamo anche lanciare un messaggio alla comunità e in primis ai consumatori: il miele locale ha qualcosa di più rispetto al miele d’importazione, in termini di genuinità, acquistarlo è un modo per garantire il sostentamento delle produzioni locali attente alle qualità”.  

L’atto costitutivo del consorzio ha visto la partecipazione di Comune di Spresiano, APAT-Apicoltori in Veneto, Collegio interprovinciale dei periti agrari e dei periti agrari laureati di Belluno, Treviso e Venezia, i soci Giancarlo Brol, Valter Callegari, Claudio Giuseppe Collodet, Edi De Osti, Marco Menegazzo, Giordano Nardi, Stefano Dal Colle, Bernardino Carpenè, Ivano Favaro, Giovannina De Lazzari e la società agricola Demetra, socio onorario Antonio Chizzali.  


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