Nessun finanziamento per Vittorio Veneto, il caso dei comuni finisce in Parlamento
La mozione presentata dalla Lega
VITTORIO VENETO - “Un atto dovuto per permettere ai Comuni inizialmente esclusi dalla graduatoria per la misura di rigenerazione urbana di avere una seconda chance”. La Lega ha presentato una mozione riguardante il Pnrr: sul piatto ci sono i fondi destinati ai comuni per ridurre i fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale e per migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale.
Uno dei problemi, secondo la Lega, riguarda il criterio di vulnerabilità sociale e materiale utilizzato per redigere la graduatoria. “Chiediamo al Governo di integrare le risorse disponibili per finanziare tutti i progetti ammissibili, senza distinzione geografica, cancellando il criterio di vulnerabilità Istat che ha penalizzato soprattutto i comuni del Nord – dichiarano il deputato Massimo Bitonci, il commissario veneto Alberto Stefani e i parlamentari veneti del Carroccio -. Un investimento del tutto alla portata della casse nazionali, un aiuto ai sindaci più virtuosi che sono in prima linea contro la pandemia sanitaria che sta anestetizzando la nostra economia”.
Bitonci e gli altri esponenti della Lega ribadiscono i concetti espressi nei giorni scorsi dal sindaco di Vittorio Veneto, Antonio Miatto: nessuna delle opere vittoriesi, infatti, è stata finanziata. “Abbiamo inviato dei progetti, ma non sono stati finanziati – ha dichiarato il primo cittadino -. I comuni veneti sono stati penalizzati dai parametri utilizzati a Roma. È una brutta vicenda, che stiamo cercando di risolvere”. Alcuni comuni vengono finanziati "perché sono ritenuti più vulnerabili”, conclude Miatto.
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