Niente proroga per il Superbonus: "Meglio incentivi meno “permissivi” ma più lunghi nel tempo"
Frare, Cna Treviso: “Chi ha creduto e investito nel superbonus non va ora lasciato con il cerino in mano”
| Isabella Loschi |
TREVISO - Il superbonus 110% non sarà più prorogato. La misura edilizia, volta all’efficientemente energetico, non sarà prorogata perché non ci sarebbero risorse a disposizione per finanziare un’ulteriore estensione. Una decisone, quella del Governo, che rischia di avere effetti destabilizzanti per il settore delle costruzioni anche nella Marca.
“Come imprenditori avremmo preferito una misura più selettiva rispetto ai destinatari e più stringente nei requisiti energetici e, soprattutto, più lunga nel tempo, che ci avrebbe consentito di programmare i lavori e gli investimenti”, dichiara Luca Frare, presidente di Cna territoriale di Treviso. “Il superbonus è già costato tantissimo allo Stato Italiano, oltre 33 miliardi di euro, pari a molto di più di una manovra finanziaria, e ha avuto certamente l’effetto positivo di creare molto lavoro ma anche alcuni effetti negativi e destabilizzanti sul comparto casa provocati dall’incremento dei prezzi e dall’instabilità normativa – “Andava piuttosto previsto un decalage della misura nel suo complesso come è stato previsto per i condomini. In ogni caso ora urge trovare una rapida soluzione per sbloccare il mercato dei crediti dei bonus dell’edilizia che rischia di portare al fallimento migliaia di ditte”.
Per Cna, è importante ora che il governo trovi la liquidità per sbloccare il mercato dei crediti, rendendo possibili le cessioni per chi ha fatto o sta facendo i lavori. “Chi ha creduto e investito nel superbonus non va ora lasciato con il “cerino in mano” – ribadisce Frare -. Se si “bruciano” le piccole imprese del comparto casa e vengono fatte fallire, si brucia il sistema-Paese e lo Stato avrà costi ben più ingenti da sostenere”.