"Le mele della Meloni": superbonus “castigato” per i redditi medio bassi
EDITORIALE - La modifica, ha spiegato il premier, perché: "Il beneficio (del 110%) è andato prevalentemente a favore dei redditi medio alti"
EDITORIALE – Nel Consiglio dei ministri di ieri, è stato varato il "decreto energia" che oggi il premier ha illustrato. Riferendosi al superbonus 110% Giorgia Meloni spiega che: “Il beneficio è andato prevalentemente a favore dei redditi medio alti". E prosegue spiegando che ora il bonus: "passa al 90%... abbiamo deciso di riaprire alle unifamiliari, a patto che si tratti di prima casa e di redditi medio bassi".
In parole povere il superbonus passa dal 110% al 90% perché con la percentuale più vantaggiosa, a detta del Governo, ne ha beneficiato soprattutto chi è più ricco. Ora resta da capire se già con il 110% i redditi medio bassi non hanno beneficiato dal superbonus perché dovrebbero goderne adesso a fronte dal fatto che i lavori di miglioria energetica negli immobili non sono più gratis?
Come dire che, chi non ha fame, si è mangiato tutte le mele senza pagarle e quindi per correggere questa iniquità a chi ha più fame faccio pagare il 10% delle mele che mangia. Anche spiegato così, come un problemino di aritmetica delle elementari, la cosa non ha alcun senso! L’unica motivazione che potrebbe chiarire il significato di questo provvedimento è che chi lo ha deciso non abbia a cuore le sorti di chi “ha più fame”.