"No alla Festa della famiglia naturale!"
Manifestazioni in tutto il Veneto contro l'iniziativa della giunta leghista
VENEZIA - Nel giorno della "festa della famiglia naturale", la Rete degli Studenti Medi ha organizzato volantinaggi, distribuzione di braccialetti colorati e volantini in tutte le scuole del Veneto, "contro un evento che dà di una visione così chiusa e discriminatoria".
Il 27 novembre la Giunta Regionale del Veneto, ricorda la Rete, ha voluto istituire, già da quest'anno, la "Festa della famiglia naturale", con l'intenzione di coinvolgere scuole e enti locali. "Noi, come Rete degli Studenti Medi del Veneto, crediamo che la diversità sia un diritto - dichiara Tommy Ruzzante, coordinatore regionale della Rete degli Studenti Medi del Veneto - e che la scuola debba esserne uno dei portavoce a cominciare dal rispetto delle diversità di chi la frequenta, e che gli studenti, che ne sono le fondamenta, debbano essere tutelati anche nelle loro origini familiari, non stereotipate, ma vere, fondate sull'amore, non solo su un patto scritto su un foglio di carta". "La famiglia tra uomo e donna non è la sola ad essere naturale - continua - ma lo sono tutte le famiglie fondate sull'amore".
"Da sempre contrari ad ogni discriminazione, già il 14 ottobre scorso abbiamo aderito al presidio organizzato da Arcigay e associazioni LGBT fuori da Palazzo Ferro Fini, assistendo poi alle votazioni del consiglio regionale del Veneto, in segno di protesta contro la mozione presentata dalla Lega Nord che ha portato all'approvazione della "festa della famiglia naturale, fondata sull'unione tra uomo e donna". "L’approvazione di questa mozione - continua Ruzzante - è un sintomo di arretratezza culturale non solo rispetto alla società contemporanea, ma anche rispetto al mondo della pubblica istruzione".
"L'Italia è uno dei pochi paesi nell'Unione Europea - conclude - in cui l'educazione sessuale è lasciata all'iniziativa dei singoli docenti e organizzata dai consultori, ma non obbligatoria".