Gaiarine e San Vendemiano - La Lega Abolizione caccia denuncia il ferimento, alle ali, di due falchi della specie Sparviere (Accipiter nisus). I due episodi, nel giro di una settimana, si sono verificati a Francenigo di Gaiarine lo scorso 26 ottobre in prossimità di un boschetto in pieno territorio di caccia e il 2 novembre in una zona di caccia in aperta campagna in comune di San Vendemiano.

Lo Sparviere è un uccello migratore che in questo periodo attraversa le campagne della provincia trevigiana dirigendosi verso sud. "Questo uccello - spiega la sezione trevigiana della LAC - a volte si avvicina imprudentemente ai capanni da caccia, incuriosito dai richiami vivi e dagli zimbelli, per finire anche impallinato". Queste cose - denuncia la Lac – non dovrebbero accadere poiché questa specie è considerata superprotetta dalla legge sulla caccia.

La legge 157/92 sanziona penalmente questi ignobili atti di bracconaggio che molto spesso la farebbero franca a causa della cronica carenza dei controlli sull’attività venatoria.

“Il ritrovamento di questi uccelli feriti è sintomatico di come la legge sulla tutela di questi uccelli superprotetti venga sistematicamente violata – ha dichiarato Andrea Zanoni presidente della Lac del Veneto – questa è solo la punta dell’iceberg perché solo una minima parte di questi splendidi animali viene ritrovata e sottoposta alle cure del caso, questi uccelli se non uccisi sul colpo in buona parte muoiono dopo una lunga agonia per mancanza di cibo o vengono addirittura mangiati vivi dalle larve della mosca carnaria che depone le uova nelle loro ferite".

Zanoni ritiene che questo fenomeno sia dovuto anche all’incentivo della caccia da capanno che la regione Veneto ha dato con la legge 13 di quest’anno "con la quale ha concesso l’uccisione di uccelli protetti e insettivori come la Pispola o gli uccelli canori delle specie Fringuello e Peppola.”

^{In foto: primo piano e radiografia di uno dei due sparvieri impallinati}