Vittorio e Conegliano unite. In una stazione unica appaltante
I due enti non potranno più gestire in modo autonomo gli appalti
Roberto Tonon e Floriano Zambon
VITTORIO VENETO/CONEGLIANO - “Vittorio Veneto e Conegliano assieme possono fare tanta strada, e diventare un autentico punto di riferimento e polo attrattore per tutta la Sinistra Piave trevigiana”. Il Sindaco di Vittorio Veneto Roberto Tonon annuncia con soddisfazione l’accordo raggiunto con il Comune di Conegliano per la istituzione della Stazione Unica Appaltante.
Le nuove normative impongono infatti ai Comuni non capoluogo l’istituzione delle S.U.A. raggruppando almeno due enti territoriali: in sostanza gli enti pubblici non potranno più gestire in modo autonomo gli appalti, ma dovranno passare attraverso queste apposite strutture. Il ricorso ai S.U.A., dopo la proroga rispetto all’entrata in vigore prevista inizialmente per il luglio scorso, è obbligatorio dal 1 gennaio 2015 per servizi e forniture oltre i 40.000 euro, mentre per i lavori lo sarà dal 30 giugno 2015.
egli ultimi mesi la collaborazione tra i Comuni di Vittorio Veneto e Conegliano si è intensificata attraverso incontri congiunti degli esecutivi, programmi culturali comuni fino alla recente richiesta alle Ferrovie dell’elettrificazione della tratta Conegliano – Vittorio Veneto. La creazione di questa importante struttura paritetica si colloca su questa fondamentale linea di collaborazione.
Il S.U.A. si occuperà dei tre settori previsti dal codice degli appalti: lavori, forniture e servizi (che prevedono anche l’ambito a sé stante dell’affidamento degli incarichi professionali). Non si è ancora decisa nel dettaglio l’organizzazione del S.U.A., ma verosimilmente si punterà sull’equa divisione dei settori, in modo da perseguire la massima specializzazione ed efficacia.
“La collaborazione tra i due Comuni capoluogo della Sinistra Piave nell’istituzione del S.U.A. – commenta soddisfatto il sindaco di Conegliano Floriano Zambon – diventa una grande opportunità in futuro anche per gli altri comuni del territorio, perché contribuisce a ragionare in un’ottica di ampio respiro, a gestire al meglio i sempre più carenti fondi pubblici, a dare una risposta veloce ed efficace all’utenza”.