Camorra, sequestro beni per 11 mln a imprenditore clan Casalesi
| Chiara Rover |
CASERTA - Beni per circa 11 milioni di euro sono stati posti sotto sequestro dalla Dia di Napoli nei confronti di un imprenditore 70enne di Aversa (Caserta) considerato appartenente al clan dei Casalesi fazione Zagaria. Il decreto di sequestro beni è stato emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere accogliendo la richiesta formulata dal direttore della Dia.
I beni sottoposti a sequestro consistono in società e fabbricati ubicati principalmente nella provincia di Caserta, nonché diversi beni mobili e rapporti finanziari nella disponibilità diretta e indiretta del 70enne.
L'uomo, imprenditore edile aversano, fu arrestato nel giugno del 2000 in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere in quanto considerato appartenente all’associazione camorristica operante nell’Agro aversano.
Secondo le indagini, l'uomo aveva il compito di fornire continuo appoggio logistico agli affiliati, di nascondere armi, di riscuotere i proventi delle estorsioni, di reinvestire gli illeciti proventi delle attività del sodalizio. Negli anni Novanta una società facente capo all'imprenditore e ad altri sodali acquistò un complesso immobiliare, l'ex Fabbrica della Volpe ad Aversa, a un prezzo nettamente inferiore al valore di mercato "proprio in forza - scrive la Dia - della capacità di intimidazione derivante dalla loro comune appartenenza al clan camorrista dei Casalesi".
Oltre ad essere attivo nel settore dell'edilizia, il 70enne importava armi dalla ex Jugoslavia.