400 firme contro il trasferimento in centro della biblioteca di Ceneda
De Bastiani: "Chiaro segnale di allarme, ignorarlo sarebbe un errore"
A sinistra l'attuale biblioteca di Ceneda, a destra lo stabile dove dovrebbe essere trasferita
VITTORIO VENETO - Sono state raccolte 400 firme per dire no al trasferimento della biblioteca comunale dal parco Papadopoli al centro città. In occasione del Festival PapArt, svoltosi al parco Papadopoli il 21 e 22 maggio, sono state raccolte le adesioni da giovani, adulti, anziani. In molti hanno voluto firmare contro un trasferimento che, a detta di chi sostiene la causa, priverebbe Ceneda di un servizio che ora porta nel centro storico migliaia di ragazzi. Secondo il presidente dell’associazione PapArt Federico di Martino e i firmatari gli investimenti che sono destinati alla ristrutturazione dell’ex scuola media Cosmo - palazzo anni ’60 in cui dovrebbe prendere posto la biblioteca - andrebbero investiti sul complesso Papadopoli, villa storica da valorizzare. Si tratta di 4,5 milioni di euro e in molti si sono chiesti: ha senso lasciar vuota una villa veneta e investire su una fatiscente struttura anni '60?
“Le 400 firme raccolte dai giovani per mantenere la biblioteca al Papadopoli sono un chiaro segnale di allarme e ignorarlo sarebbe un grave errore - commenta il consigliere comunale del Pd Alessandro De Bastiani, che per primo aveva proposto di investire sulla villa e non sull’ex scuola - Se un gruppo di ragazzi ha raccolto 400 firme in soli due giorni e altri 50 utenti della biblioteca hanno fatto altrettanto in una settimana (mettendoci nome, cognome, e numero di carta d’identità) vuol dire che con un po’ di tempo in più e con una raccolta estesa a tutta la città le adesioni diventerebbero dieci volte tante. Non sarebbe sensato contrapporsi a 4–5 mila cittadini che, se interpellati, esprimerebbero il desiderio che la biblioteca rimanga a Ceneda visto che vicino all’attuale edificio ce ne sono altri che bene si adatterebbero al suo ampliamento”.