Preganziol vince il primo premio “Città che legge”. “Orgogliosi di questo risultato”
Oltre Preganziol, premiati anche 10 comuni del Polo BiblioMarca di cui Roncade è capofila
| Manuel Trevisan |
PREGANZIOL – Grazie al titolo di "Città che legge", ottenuto nel 2019, il comune di Preganziol, come Polo BiblioMarca, insieme a Roncade come capofila e ad altri 10 comuni (Breda di Piave, Casier, Ponte di Piave, Ponzano Veneto, Preganziol, San Biagio di Callalta, Silea, Spresiano, Villorba e Zero Branco) finisce in cima alla graduatoria, per il biennio 2020-2021, del bando nazionale organizzato dal Centro per il libro e la lettura.
“Con grande orgoglio arriviamo primi e sopra grandi città come Roma, Milano, Venezia, Firenze e con lo scopo di ricostruire una grande vita partecipativa in tutto il territorio del Polo” – commenta l’assessore alla cultura Fabio Di Lisi.
Rivolgendosi ad un territorio diffuso, l’iniziativa - che potrà contare su un budget di 90mila euro con una ulteriore compartecipazione dei comuni per 35mila euro - prevede la realizzazione di una mappa interattiva (cartacea e sul web) per far risaltare i luoghi della lettura esistenti e scovarne di nuovi. Verrà predisposto un osservatorio, punto di ricerca e formazione sui temi della promozione della lettura, con l’obiettivo di conoscere e ascoltare le comunità, individuare e predisporre pratiche efficaci, raggiungere i cittadini e sensibilizzarli sul valore della lettura.
L’Osservatorio, che non avrà un unico luogo fisso, prevede una rete di operatori - le staffette della lettura - che leggeranno in luoghi inusuali, all’aperto e al chiuso, in sella ad una bicicletta elettrica provvista di una tenda/biblioteca portatile, una bandiera e materiali informativi.
Gli obiettivi del progetto sono: incentivare la pratica della lettura; coinvolgere una percentuale significativa di non lettori; inondare il territorio di occasioni di lettura ad alta voce; porre attenzione all’accessibilità e all’inclusività della lettura; creare momenti di cittadinanza attiva; rafforzare collegamenti e scambi tra biblioteche, punto di riferimento culturale, le scuole, i servizi sanitari e sociali di cura e prevenzione e valorizzare le periferie.